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Contenuto archiviato il 2023-01-13

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La relazione di un eurodeputato chiede restrizioni più severe alla ricerca sulle cellule staminali di quelle proposte dalla Commissione

In una relazione che sarà pubblicata all'inizio di novembre, l'eurodeputato tedesco Peter Liese, relatore del Parlamento europeo sulle nuove proposte per il finanziamento comunitario della ricerca sulle cellule staminali embrionali, chiederà un approccio più restrittivo rispet...

In una relazione che sarà pubblicata all'inizio di novembre, l'eurodeputato tedesco Peter Liese, relatore del Parlamento europeo sulle nuove proposte per il finanziamento comunitario della ricerca sulle cellule staminali embrionali, chiederà un approccio più restrittivo rispetto a quello proposto dalla Commissione. Mentre la Commissione prevede il finanziamento comunitario di progetti volti a creare nuove linee di cellule staminali a partire dagli embrioni congelati a scopo di FIV prima del 27 giugno 2002, la proposta di Liese consentirebbe la conduzione di ricerche che utilizzano esclusivamente linee di cellule staminali esistenti, create prima dell'agosto 2001. Inoltre, Liese vorrebbe che fosse data priorità ai progetti di ricerca sulle cellule staminali adulte. I dettagli delle proposte contenute nel progetto di relazione sono stati illustrati ai giornalisti durante la conferenza stampa tenutasi a Strasburgo (Francia) il 22 ottobre. Accanito oppositore della ricerca sulle cellule staminali embrionali, Liese ha affermato che vi sono convincenti ragioni per escludere completamente questo tipo di attività dai programmi di ricerca comunitari, ma ha riconosciuto che difficilmente tale posizione consentirà di raggiungere un accordo politico. Nel redigere le proposte, Liese si è ampiamente ispirato agli orientamenti statunitensi per il finanziamento pubblico della ricerca sulle cellule staminali, i quali stabiliscono che gli scienziati americani debbano utilizzare linee cellulari prodotte prima del 7 agosto 2001. Liese sostiene che le cellule staminali provenienti dalle linee cellulari utilizzate dai ricercatori statunitensi che operano nel settore pubblico possano essere inviate in Europa per essere impiegate nell'ambito di progetti comunitari. "Questo compromesso rappresenta un'enorme concessione fatta dai detrattori della ricerca sulle cellule staminali embrionali a coloro che la sostengono", ha concluso Liese.

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