Secondo il più recente documento di posizione, la Costituzione dell'UE deve evitare di creare un SER a due velocità
L'Accademia europea delle scienze e delle arti (EASA) è l'ultima organizzazione ad aver proposto cambiamenti al progetto di Costituzione europea, chiedendo che le comunità scientifiche delle regioni e dei paesi periferici siano perfettamente integrate nello Spazio europeo della ricerca (SER). L'Accademia sostiene che, se da un lato la Costituzione ha compiuto enormi progressi verso la costituzione di una base giuridica per la cooperazione scientifica in un'Europa allargata, dall'altro vi è ancora il pericolo che il SER possa divenire una struttura a due livelli. "La Costituzione europea deve assicurare che, in un'Europa politicamente ed economicamente unificata, i singoli scienziati e gli enti pubblici e privati abbiano ottime possibilità di creare forme di collegamento e di cooperazione scientifica nuove ed innovative attraverso i confini nazionali", recita il documento di posizione dell'EASA. Inoltre, l'Accademia auspica che il seguente passaggio sia inserito nel testo della Costituzione: "Occorre prestare la dovuta attenzione allo sviluppo armonico delle regioni, promuovendo nel contempo l'eccellenza nella ricerca". L'EASA approva altresì la posizione assunta dall'Accademia Europaea riguardo alla Costituzione, con la quale ha esortato i capi di Stato e di governo a "chiarire il sostegno dell'Unione per il ruolo svolto dalla ricerca scientifica e dalle borse di studio nello sviluppo del nostro futuro collettivo".