Il Parlamento è favorevole al finanziamento comunitario della ricerca sulle cellule staminali embrionali
La controversa votazione del Parlamento europeo sull'approvazione dei finanziamenti alla ricerca che prevede l'uso di tessuti prelevati da embrioni umani, si è conclusa con una vittoria per i sostenitori di questa pratica. Poco prima del voto, che ha avuto luogo il 19 novembre, il relatore parlamentare Peter Liese si era "dissociato" dal risultato finale e aveva chiesto ai colleghi deputati di votare contro le proposte. Gli eurodeputati, invece, hanno respinto tutti gli emendamenti volti ad imporre condizioni ancora più severe sull'uso delle cellule staminali embrionali e le proposte iniziali della Commissione sono state approvate con 300 voti favorevoli e 210 contrari. Uno degli emendamenti adottati in seduta plenaria respinge un'importante condizione di precauzione proposta dalla Commissione, relativa alla fissazione di un termine ultimo per la fornitura di cellule staminali provenienti da embrioni sovrannumerari. Tuttavia, gli eurodeputati hanno concluso che la ricerca che impiega cellule staminali adulte dovrà essere considerata prioritaria nell'assegnazione dei finanziamenti comunitari, mentre la ricerca che utilizza cellule staminali embrionali di nuova acquisizione potrà beneficiare del finanziamento solo se è dimostrabile che non è stato possibile ricorrere ad altre forme di cellule staminali. Infine, per garantire la trasparenza, il Parlamento ha chiesto alla Commissione di pubblicare ogni anno un elenco dei progetti di ricerca che utilizzano cellule staminali embrionali, finanziati a titolo del Sesto programma quadro. In seguito al voto, Liese ha definito la decisione la "vittoria di Pirro" dei sostenitori della ricerca sulle cellule staminali embrionali: "Sono molto deluso del risultato della votazione. [...] Né il governo tedesco né altri governi 'critici' sull'argomento possono appoggiare questa proposta. Il PE [Parlamento europeo] ha perso l'opportunità di dare alla ricerca un quadro etico preciso". La decisione finale relativa al finanziamento di questo tipo di ricerca da parte dell'UE spetta al Consiglio dei ministri, che cercherà di raggiungere un consenso durante la riunione del 3 dicembre.