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Contenuto archiviato il 2023-01-13

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Un approccio settoriale al rafforzamento della competitività europea

Rappresentanti dell'industria, accademici e responsabili politici si sono riuniti il 9 dicembre a Bruxelles, in occasione della Conferenza europea sulla competitività, per discutere il modo in cui la politica pubblica può fornire un contributo ottimale al miglioramento della c...

Rappresentanti dell'industria, accademici e responsabili politici si sono riuniti il 9 dicembre a Bruxelles, in occasione della Conferenza europea sulla competitività, per discutere il modo in cui la politica pubblica può fornire un contributo ottimale al miglioramento della crescita della produttività e, più in generale, della competitività industriale in Europa. Durante la sessione conclusiva, è stato posto l'accento su un approccio settoriale alla competitività, attraverso gli interventi di importanti esponenti dell'industria cantieristica e farmaceutica in Europa. Corrado Antonini, presidente di "EUROYARDS", ha spiegato che l'industria cantieristica europea collabora con la Commissione ed altri organismi per far fronte alle pressioni della concorrenza che gravano pesantemente sul settore. Sebbene la rapida crescita della Cina quale partner commerciale abbia offerto notevoli opportunità all'industria navale, ha affermato Antonini, il rovescio della medaglia è stato il lancio di una forte offensiva, da parte dei cantieri asiatici, per il dominio del mercato mondiale in questo settore. Grazie all'offerta di navi ad un prezzo spesso inferiore a quello di costo, l'industria asiatica è riuscita ad estromettere gli USA dal mercato della costruzione navale, dando luogo ad una situazione in cui, di fatto, l'Europa è il suo unico concorrente. Poiché attualmente l'Asia controlla quasi tre quarti del mercato mondiale, l'Europa - che detiene una quota pari a circa un quarto - ha dinnanzi a sé una difficile sfida per mantenere la propria presenza nell'industria navale. L'importanza di un successo dell'Europa non potrebbe essere più evidente, ha affermato Antonini, visto il ruolo strategico della cantieristica e il fatto che il 90 per cento del commercio mondiale si svolge per mezzo di navi. In tale contesto, gli esponenti dell'industria, il Parlamento europeo e la Commissione si sono uniti ai rappresentanti dei fornitori e ai sindacati per lanciare l'iniziativa "LeaderSHIP 2015". Poiché l'esperienza del passato ha insegnato che una ristrutturazione a livello di singole imprese non è sufficiente, le parti interessate hanno concordato una serie di misure volte a rilanciare il settore, le quali dovrebbero cominciare a produrre risultati concreti già dal prossimo anno, ha spiegato Antonini. Egli, inoltre, ha affermato che una strategia di ricerca e sviluppo (R&S) a lungo termine è stata considerata particolarmente importante e che tutte le parti hanno condiviso la necessità di concentrare l'attenzione sul sostegno alla prototipizzazione, settore di sviluppo tecnologico determinante per i tentativi dell'Europa di realizzare profitti nei mercati di nicchia. I partner di "LeaderSHIP" hanno inoltre concordato delle iniziative di finanziamento e costituito un pool europeo di competenze nel settore della proprietà intellettuale, decisione che dovrebbe tradursi in una riduzione dei costi per l'industria cantieristica. A differenza di Antonini, che nel suo intervento ha sottolineato i benefici derivanti da una buona collaborazione pubblico-privato, il presidente di GlaxoSmithKline Biologicals, Jean Stephenne, è apparso meno soddisfatto dell'attività degli organismi europei di regolamentazione, ai quali ha chiesto di considerare in modo più sistematico le esigenze del proprio settore. L'Europa viene definita un "mercato ostile e instabile" per i prodotti farmaceutici, ha affermato Stephenne, a causa di fattori quali i ritardi nell'introduzione di nuovi prodotti sul mercato e l'assenza di un prezzo di mercato per i farmaci nella maggior parte degli Stati membri. Secondo Stephenne, infatti, l'Europa ha perso la sua posizione di supremazia del settore farmaceutico, in parte perché gli Stati Uniti hanno dato prova di una maggiore volontà politica di sostenere l'industria nelle loro politiche in materia di regolamentazione e tecnologia. Oltre ad elaborare un modello normativo più efficiente e prevedibile, ha aggiunto, l'Europa deve incoraggiare una maggiore cooperazione nel settore della ricerca e la creazione di una massa critica per la R&S farmaceutica. Ciò richiede un rafforzamento della cooperazione fra le multinazionali, come GlaxoSmithKline, le società più piccole e le università. Stephenne ha inoltre dichiarato che l'UE dovrebbe seguire l'esempio degli Stati Uniti ed aumentare la propria spesa pubblica per la ricerca in materia di difesa e salute. Attraverso misure di questo tipo ed un perfezionamento del Sesto programma quadro, ha concluso, l'Europa potrà beneficiare maggiormente delle enormi opportunità offerte dalle biotecnologie all'avanguardia.