Il governo britannico annuncia la propria strategia per rispondere alla "sfida dell'innovazione"
Il ministero del Commercio e dell'Industria (DTI) del Regno Unito ha pubblicato una nuova relazione con la quale illustra la propria strategia per rilanciare la prestazione in materia d'innovazione e la produttività del paese. Nella prefazione al documento, dal titolo "Competing in the global economy: the innovation challenge" (Affrontare la concorrenza nell'economia globale: la sfida dell'innovazione), il primo ministro britannico Tony Blair lancia un avvertimento: "Troppe delle nostre aziende non hanno dedicato sufficiente attenzione alla R&S [ricerca e sviluppo] e alla creazione di competenze". Per rispondere alla sfida, Blair ritiene che sia necessaria un'importante azione trasversale in tutti i settori di governo. L'esecutivo esprime ripetutamente il desiderio che il Regno Unito diventi un "polo centrale di conoscenze nell'economia globale". Sebbene la base scientifica britannica sia una delle più solide in Europa, occorre fare di più per trasformare le conoscenze in nuovi prodotti e servizi, sostiene la relazione. Un primo passo in tal senso è rappresentato dall'istituzione, da parte di Blair, di un gruppo ministeriale presieduto dal segretario di Stato per il Commercio e l'Industria Patricia Hewitt, il cui compito sarà introdurre l'agenda dell'innovazione in tutti i settori di governo e applicare i risultati della relazione. Il governo britannico, inoltre, si è dato un obiettivo ambizioso: "Nel settore della R&S privata e dei brevetti cercheremo di diventare il principale paese europeo nell'arco dei prossimi dieci anni". Per raggiungere tali obiettivi, l'esecutivo propone l'adozione di una serie di misure dirette in diversi settori chiave. In primo luogo, la relazione sottolinea l'importanza della collaborazione internazionale in campo scientifico e tecnologico. Il governo intende incrementare la partecipazione delle imprese britanniche ai programmi europei come i programmi quadro ed Eureka. Inoltre, il documento promette che il Regno Unito "eserciterà pressione sulla Commissione europea affinché semplifichi la procedura di candidatura dei progetti [nell'ambito dei programmi] quadro [e] potenzierà l'integrazione dei Centri relais d'innovazione dell'UE presenti nel paese con altre iniziative nazionali". Il Regno Unito intende inoltre sviluppare una strategia in campo tecnologico, basata su una prospettiva a medio-lungo termine, al fine di contribuire ad orientare il sostegno del governo a favore della scienza e della tecnologia ed individuare opportunità per aggiudicare gli appalti pubblici nel settore dell'innovazione. Un nuovo programma di valutazione delle tecnologie emergenti, dedicato alle nanotecnologie e alle bioscienze, sarà strettamente integrato in questa strategia. Il governo intravede anche maggiori possibilità di cooperazione fra i principali organismi britannici di finanziamento della R&S, i Consigli delle ricerche e le imprese. La relazione, pertanto, chiede ai Consigli delle ricerche di incrementare il tasso di trasferimento della conoscenza e l'interazione con il settore privato attraverso attività come la ricerca collaborativa, le start up e l'iniziativa per la ricerca rivolta alle piccole aziende. La relazione termina con l'impegno del governo a migliorare l'accesso al credito per le imprenditrici, a collaborare con le scuole di amministrazione aziendale per migliorare l'insegnamento delle competenze essenziali per la gestione di imprese ad alta tecnologia e in rapida crescita, e a lavorare con le agenzie di sviluppo regionale per contribuire alla costituzione di nuovi consigli regionali per la scienza e l'industria.
Paesi
Regno Unito