Una nuova rete mondiale adotta un approccio creativo alla proprietà intellettuale per migliorare la salute nel Terzo Mondo
Una nuova organizzazione senza scopo di lucro, con sede nel Regno Unito, raggruppa scienziati, società farmaceutiche, esperti di proprietà intellettuale (IP) e rappresentanti di governo di tutto il mondo per elaborare degli approcci innovativi alla gestione della proprietà intellettuale e consentire così la fornitura di farmaci salvavita ai paesi in via di sviluppo. Il centro per la gestione della proprietà intellettuale nella ricerca e sviluppo per il settore sanitario (MIHR) è finanziato dalla fondazione Rockefeller e sostenuto dal ministero britannico per lo Sviluppo internazionale e dalla fondazione Wellcome Trust. L'organizzazione ha presentato le prime soluzioni innovative per la gestione della proprietà intellettuale in occasione di un ricevimento inaugurale tenutosi a Oxford (Regno Unito) il 16 dicembre. La dott.ssa Cathy Garner, direttrice del MIHR, ha dichiarato: "La proprietà intellettuale è divenuta una questione controversa nello sviluppo dei prodotti sanitari per i paesi in via di sviluppo, come dimostrato soprattutto dalla pandemia di AIDS in Africa. Ma il problema, in realtà, è costituito dall'enorme divario fra i paesi occidentali e quelli del Terzo Mondo". "Il rendimento insufficiente del mercato nei paesi in via di sviluppo fa sì che la maggior parte dei farmaci nuovi non sia destinata a migliorare le condizioni di salute di queste popolazioni, mentre i medicinali esistenti sono troppo costosi per la maggioranza degli abitanti". Secondo il MIHR, dei 1.300 nuovi composti farmacologici creati negli ultimi 25 anni, solo 11 sono destinati alla cura delle malattie tropicali che affliggono i paesi in via di sviluppo e, di questi, 6 sono ad uso veterinario. Un altro grave problema è rappresentato dalla mancanza di professionisti qualificati in grado di gestire e tutelare i diritti di proprietà intellettuale nei paesi più poveri. Il MIHR intende adottare un approccio basato sulla gestione dei diritti di proprietà intellettuale affinché i paesi in via di sviluppo possano beneficiare delle scoperte mediche, senza compromettere le posizioni di mercato nei paesi industrializzati. In collaborazione con le sue 43 organizzazioni membro, fra cui figurano partner di Regno Unito, Paesi Bassi e Svizzera, il MIHR intende promuovere dei partenariati pubblico-privato per lo sviluppo di farmaci destinati alla cura di malattie trascurate e introdurre delle clausole umanitarie nei contratti di licenza. Altre iniziative includono la promozione di un accesso più ampio a importanti strumenti di ricerca e la formazione in materia di gestione della proprietà intellettuale per gli scienziati che operano nella ricerca e sviluppo in campo sanitario.