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Contenuto archiviato il 2023-01-20

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Prodi si rivolge alla Presidenza e al Parlamento, affermando che la ricerca dev'essere una priorità chiave

A differenza del nuovo presidente del Consiglio europeo, Bertie Ahern, il quale, nel suo discorso di presentazione dell'agenda irlandese per il semestre di Presidenza dell'UE, ha accennato solo brevemente ai temi della ricerca, il presidente della Commissione Romano Prodi si è...

A differenza del nuovo presidente del Consiglio europeo, Bertie Ahern, il quale, nel suo discorso di presentazione dell'agenda irlandese per il semestre di Presidenza dell'UE, ha accennato solo brevemente ai temi della ricerca, il presidente della Commissione Romano Prodi si è soffermato sulla conoscenza e sull'innovazione, definendole "grandi priorità" dell'Unione. Prodi ha chiesto ai governi degli Stati membri di adottare un approccio più proattivo nei confronti di tale argomento, affermando: "La Commissione farà le sue proposte, il Consiglio prenderà le sue decisioni. Tuttavia, nulla accade davvero finché queste decisioni non diventano politiche reali a livello nazionale". Il Presidente della Commissione ha lamentato che, attualmente, 400.000 fra i "migliori ricercatori europei" lavorano negli Stati Uniti e ha sottolineato la necessità di creare in Europa dei centri di ricerca di eccellenza a livello mondiale. "Essi devono essere il simbolo concreto e vitale che noi crediamo nel futuro, che qui, in Europa, il futuro lo possiamo immaginare e realizzare", ha affermato Prodi. Rievocando i precedenti appelli a favore di un "nuovo Rinascimento europeo", il Presidente della Commissione ha dichiarato che il nostro continente "deve tornare a essere ciò che è stato per secoli: il punto di riferimento di tutti i giovani ricercatori del mondo". Nel sottolineare come la situazione imponga un intervento urgente, Prodi ha affermato che gli investimenti nella scuola e nella ricerca non sono un "problema teorico", ma un obiettivo da perseguire immediatamente, perché i concorrenti internazionali stanno già superando l'Europa. In conclusione, il Presidente della Commissione ha speso alcune parole sui futuri ricercatori europei e la loro importanza per la competitività dell'Europa. "I nostri giovani devono trovare in Europa le opportunità di studio, di lavoro e di successo a cui hanno diritto. E badate che non parlo solamente nel loro interesse, perché su questo si gioca la nostra stessa sopravvivenza", ha dichiarato Prodi. Nell'illustrare il piano di lavoro della Presidenza nel contesto dell'agenda di Lisbona - trasformare l'UE nell'economia più competitiva al mondo entro il 2010 - Ahern ha dichiarato che la Presidenza irlandese ha posto la crescita sostenibile e la coesione sociale "esattamente al centro del proprio programma di lavoro". "Abbiamo già fatto molto", ha affermato Ahern, citando i progressi compiuti in settori quali la ricerca, le telecomunicazioni e la protezione ambientale, ma ha aggiunto che, se non si rafforzerà lo slancio, l'obiettivo non verrà raggiunto. Ahern, pertanto, si è impegnato a "rinnovare lo slancio e l'impeto nei confronti dell'agenda di Lisbona" in occasione del Consiglio europeo di primavera.

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