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Espandere il calcolo ad alte prestazioni al cloud computing e ai Big Data

I ricercatori del progetto finanziato dall’UE BRIGHT-BEYOND HPC hanno ampliato il programma Bright Cluster Manager, rendendolo utilizzabile con il cloud computing e i Big Data.

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Un crescente numero di utenti di calcolatori ad alte prestazioni stanno combinando il calcolo ad alte prestazioni con i Big Data e l’infrastruttura cloud al fine di applicarvi piattaforme e paradigmi di gestione comuni. Per rispondere a questa tendenza, il progetto finanziato dall’UE BRIGHT-BEYOND HPC ha esteso le capacità di Bright Computing. Questa società olandese fornisce soluzioni software complete per la fornitura e la gestione di cluster di calcolo ad alte prestazioni e cloud privati OpenStack. «Riconosciamo che l’attuazione e l’utilizzo di queste tecnologie avanzate non stiano solamente espandendosi, ma anche convergendo e questo progetto ha consentito a Bright Computing di produrre una piattaforma di gestione potente, integrata e su un’unica schermata in grado di aiutare le organizzazioni IT ad acquisire visibilità, controllo e serenità», afferma il dott. Matthijs van Leeuwen, responsabile della strategia per Bright Computing. Il progetto mirava a risolvere il problema di gestione dei cluster nel calcolo ad alte prestazioni, nei Big Data/Hadoop e nel cloud computing OpenStack sviluppando il calcolo ad alte prestazioni di Bright Beyond e rendendolo pronto per l’immissione sul mercato. «Il prodotto Bright Cluster Manager di Bright Computing ha una presenza molto forte nel mercato del calcolo ad alte prestazioni», spiega il dott. van Leeuwen. «L’obiettivo di questo progetto era ampliare il Bright Cluster Manager e renderlo utilizzabile per due importanti mercati emergenti, vale a dire il cloud computing e i Big Data.» Cloud computing Per quanto concerne il primo di questi mercati, il Bright Cluster Manager era utilizzato per gestire grandi cluster di computer che, congiuntamente, risolvono complessi problemi scientifici, tecnici, finanziari o di ingegneria. Tuttavia, la funzionalità del prodotto era limitata ai cluster gestiti dal prodotto, ovvero i computer fisicamente situati all’interno della società o dell’organizzazione. Con la progressiva affermazione del cloud computing, le parti interessate eseguivano sempre di più i propri calcoli «nel cloud». OpenStack è un software standard di gestione del cloud ampiamente sostenuto dall’industria, destinato a impostare cloud pubblici e privati. «Essere in grado di estendere un cluster Bright in loco a un cloud OpenStack, sia interno che esterno a un’organizzazione, è un importante risultato conseguito da questo progetto», afferma il dott. van Leeuwen. A sua opinione, in questo modo un utente ha la possibilità di combinare cluster di computer all’interno di un’organizzazione con computer connessi a un cloud. Anche se l’utente lo fa principalmente utilizzando i propri computer, in caso di elevate esigenze di calcolo avrà anche accesso ai computer cloud, tra cui Amazon Web Services (AWS) e Microsoft Azure Clouds (oltre a cloud OpenStack privati e alcuni pubblici selezionati). Big Data Analogamente, con i Big Data grandi quantità di dati sono stati tradizionalmente analizzati da cluster di computer. Tuttavia, il software applicativo e di gestione per i Big Data è diverso da quello utilizzato per i cluster di calcolo ad alte prestazioni in quanto orientato a trasferire grandi quantità di dati e a effettuare delle ricerche al loro interno (invece di effettuare un gran numero di calcoli). Lo strumento principale utilizzato per gestire cluster di Big Data è Apache Hadoop, un software Open Source. Grazie all’integrazione di Hadoop nel Bright Cluster Manager, le organizzazioni hanno ora la possibilità di gestire cluster di sistemi che comprendono sia calcolatori ad alte prestazioni che computer orientati ai Big Data. Questo vantaggio può essere sfruttato, per esempio, da organizzazioni di ricerca che analizzano dati sperimentali in un cluster Hadoop e li confrontano con i modelli teoretici calcolati da elaboratori ad alte prestazioni. «L’industria è spesso restia a utilizzare software open source a causa della carenza di supporto professionale a suo sostegno», afferma il dott. van Leeuwen. «BRIGHT-BEYOND HPC fornisce a questo software un supporto di valenza industriale, cosicché il Bright Cluster Manager può essere ora utilizzato da organizzazioni che devono gestire cluster di Big Data e, al contempo, richiedono un certo supporto.» Un livello più avanzato In qualità di partner della Piattaforma tecnologica europea sul calcolo ad alte prestazioni (ETP4HPC), il progetto BRIGHT-BEYOND HPC svolge un ruolo importante nel portare il calcolo ad alte prestazioni a un livello più avanzato in Europa. La versione 8.1 del software Bright Cluster Manager rappresenta questo nuovo livello ed è stata da poco lanciata per clienti esistenti e potenziali. Allo stesso tempo i lavori continuano: i ricercatori del progetto si stanno infatti dedicando a nuovi sviluppi, tra cui figura l’intelligenza artificiale.

Parole chiave

BRIGHT-BEYOND HPC, Bright Computing, cloud computing, Big Data, calcolo ad alte prestazioni, Unione europea UE

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