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L'Europa definisce la sua strategia per la nanoelettronica

I Commissari per la Ricerca e le Imprese e la Società dell'informazione Philippe Busquin e Erkki Liikanen hanno accolto con soddisfazione il documento di visione redatto dal gruppo ad alto livello, che stabilisce la futura strategia per la nanoelettronica in Europa. La nanoel...

I Commissari per la Ricerca e le Imprese e la Società dell'informazione Philippe Busquin e Erkki Liikanen hanno accolto con soddisfazione il documento di visione redatto dal gruppo ad alto livello, che stabilisce la futura strategia per la nanoelettronica in Europa. La nanoelettronica è un nuovo campo della tecnologia scaturito dalla bene affermata industria della microelettronica. Con la tendenza a dispositivi sempre più piccoli e più veloci, la nanoelettronica è considerata da molti esperti la chiave che schiuderà la tecnologia del futuro, e mentre l'industria elettronica globale è attualmente valutata attorno agli 800 miliardi di euro, altre industrie combinate per un valore di 5.000 miliardi di euro dipendono dalla tecnologia. Il documento, presentato dal gruppo ad alto livello il 29 giungo e intitolato 'Vision 2020: nanoelectronics at the centre of change', si definisce 'il primo mattone della nuova iniziativa europea per la nanoelettronica'. Esso offre un quadro di quello che i prossimi 15 anni apporteranno in quest'area della tecnologia, e indica i requisiti chiave necessari all'Europa per raggiungere una posizione di leadership mondiale. In primo luogo viene la creazione di una piattaforma per la tecnologia europea sulla nanoelettronica che, secondo il documento di visione, 'permetterà all'industria, istituti di ricerca, università, ricercatori, autorità governative e organismi finanziari di interagire in un ampio spazio temporale [...] in vista dell'incentivazione della collaborazione e del miglior uso di talenti e infrastrutture'. Come per le altre piattaforme per la tecnologia create in altri campi, spetterà agli interessati direttamente implicati delineare e implementare un'agenda strategica per la ricerca a lungo termine, nonché un piano di azione d'accompagnamento basato su obiettivi concreti. Per spianare la strada a questo processo, la Commissione ha formato un comitato direttivo iniziale, presieduto da Pasquale Pistorio, presidente e CEO della STMicroelectronics. 'Il solo modo per l'Europa di essere competitiva nel futuro è basare le nostre attività su industrie e servizi innovativi e ad alto valore aggiunto, ed io credo che la nanoelettronica è l'unico campo veramente importante della tecnologia futura', ha detto Pistorio. Per il comitato direttivo, egli ha identificato due obiettivi: trasformare il documento di visione in roadmap pratica e studiare i mezzi per evitare in Europa la sterile duplicazione delle ricerche e degli investimenti. Il successo della piattaforma sarà misurato in termini di efficacia nell'incrementare l'occupazione globale e i livelli di produttività, migliorando la posizione dell'Europa nel mondo in termini di quote di mercato e incentivazione dell'investimento pubblico e privato nella ricerca, e accrescendo il numero di studenti nei campi legati alla nanoelettronica. Secondo il gruppo ad alto livello, oltre alla piattaforma per la tecnologia ed alla agenda strategica di ricerca, tra i requisiti previ indispensabili per una leadership europea nella nanoelettronica figurano un maggiore coordinamento tra i programmi quadro dell'UE, il programma MEDEA+ di Eureka per la ricerca in microelettronica industriale e i programmi nazionali, e la garanzia di disponibilità di una forza lavoro ben formata e pluridisciplinare. In termini di livello di finanziamento, il documento di visione calcola che la spesa globale per la ricerca nella nanoelettronica in Europa dovrà raddoppiare, passando dal suo attuale livello di tre miliardi di euro all'anno a sei miliardi entro il 2008. Il gruppo ad alto livello afferma che questo richiederà l'intervento del finanziamento pubblico per un importo sostanziale, oltre che del settore banking interessato alla tecnologia. 'Il contributo dei governi alla microelettronica è inferiore a quello che dovrebbe essere', ha dichiarato Pistorio. 'Non stiamo chiedendo un vantaggio sleale quando chiediamo un aumento del finanziamento pubblico, chiediamo solo di non essere lasciati in una condizione di svantaggio sleale'. Non vi sono stati segni di disaccordo da parte dei due Commissari. Liikanen ha fatto notare che molti importanti economisti gli avevano già parlato personalmente del ruolo essenziale che la nanoelettronica rivestirà nell'aumentare la produttività ed accrescere il valore dei prodotti. Da parte sua Busquin ha ricordato agli interessati di avere già chiesto nelle ultime prospettive finanziarie della Commissione che il bilancio dell'UE per la ricerca venga raddoppiato, e di avere additato la nanoelettronica come beneficiaria delle sue richieste, qualora vengano soddisfatte. Ha anche chiesto al comitato direttivo di svolgere con prontezza il suo lavoro: 'È importante che concludiate per la metà del 2005, poiché il Settimo programma quadro (7PQ) sarà discusso a partire dall'inizio dell'anno. Indicazioni chiare da parte vostra agevoleranno il lavoro della Commissione, che potrà includerle nel suo lavoro'. Considerata l'importanza data da tutti i portatori di interesse al conseguimento del successo per la nanoelettronica, il Notiziario CORDIS ha concluso chiedendo a Pistorio in che posizione si trovi adesso l'Europa nella corsa alla leadership rispetto alla sue omologhe negli Stati Uniti e in Asia. 'Credo che l'Europa sia in buona posizione', ha detto Pistorio. 'Quando sono tornato in Europa agli inizi degli anni '80, tutti dicevano che la microelettronica qui era morta e sepolta, ma da allora sono cambiate molte cose, grazie a Eureka e ai programmi quadro dell'UE. 'La sfida è immane, non solo da parte di USA e Giappone, ma anche di paesi come Corea e Cina; noi però abbiamo alcuni vantaggi importanti, come 50 anni di tradizione nell'istruzione e alcune infrastrutture eccellenti. Tuttavia non dobbiamo attendere; se vogliamo conquistarci un vantaggio competitivo è adesso che dobbiamo coglierne l'opportunità', ha concluso Pistorio.

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