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L'Academia Europaea chiede che gli studi umanistici vengano inclusi nel SER e nel CER

L'Academia Europaea ha pubblicato una dichiarazione che chiede ai responsabili politici di non trascurare gli studi umanistici nel SER (Spazio europeo della ricerca). L'Academia Europaea è un'associazione europea non governativa che opera come un'accademia; i suoi membri, cir...

L'Academia Europaea ha pubblicato una dichiarazione che chiede ai responsabili politici di non trascurare gli studi umanistici nel SER (Spazio europeo della ricerca). L'Academia Europaea è un'associazione europea non governativa che opera come un'accademia; i suoi membri, circa 2.000 iscritti europei e non, sono scienziati e studenti che vogliono promuovere l'insegnamento, l'istruzione e la ricerca. 'Spesso si afferma, specialmente nei circoli politici, che le scienze naturali sono coinvolte più direttamente degli studi umanistici nei progressi economici della nostra società', afferma l'Academia Europaea. E questo, continua la dichiarazione, ha condotto a un loro sistematico scarso finanziamento e ad ignorare i progressi offerti dalle scienze sociali: 'Considerare il finanziamento pubblico delle scienze [...] come un semplice strumento per favorire la disponibilità di beni economici è una visione pericolosamente miope'. Le scienze umane possono migliorare la nostra conoscenza di altre civiltà, paesi e strutture sociali in Europa, in modo da arrivare a 'una più profonda unità, ben oltre la semplice struttura politica comune', sostiene l'Academia Europaea. L'allargamento dell'Europa offre nuove opportunità alle ricerche di questo tipo, dando la possibilità di analizzare nuove fonti primarie e nuove trasformazioni sociali. L'Academia suggerisce che 'l'incapacità politica di capire l'importanza del ruolo delle scienze umanistiche nel processo politico di ricerca in Europa potrebbe non dar luogo a ricadute economiche negative a breve termine, ma a lungo termine renderebbe sicuramente meno solida la strada dell'integrazione. [...] E questa non deve essere l'involontaria conseguenza di una incompleta politica europea della ricerca'. Per tale ragione l'Academia Europaea afferma di considerare 'indispensabile' che il futuro Consiglio europeo della ricerca promuova e sostenga attivamente le scienze umanistiche, oltre alle scienze naturali. La dichiarazione riconosce che l''europeizzazione' delle scienze umanistiche è un territorio inesplorato, e la sfida è definita 'impegnativa e storicamente rara', soprattutto perché i temi sono spesso limitati nel tempo e nello spazio. Le scienze sociali sono inoltre tradizionalmente studiate a livello individuale in centri specializzati piccoli e geograficamente frammentati. L'Academia Europaea chiede quindi che venga studiato un 'approccio europeo alle scienze umanistiche' che permetta di ottenere una massa critica, e sollecita i responsabili politici europei e nazionali ad agire per una reale integrazione delle scienze umanistiche nella politica di ricerca a livello comunitario.

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