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Contenuto archiviato il 2023-02-27

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La riduzione del finanziamento comunitario alla ricerca ambientale deve essere riconsiderata, afferma la Commissione

Una comunicazione della Commissione europea ha chiesto di riconsiderare la 'costante riduzione della priorità relativa accordata alla ricerca energetica e ambientale'. La Environmental Policy Review 2004 elenca i risultati ambientali dell'ultimo anno e sottolinea le aree in ...

Una comunicazione della Commissione europea ha chiesto di riconsiderare la 'costante riduzione della priorità relativa accordata alla ricerca energetica e ambientale'. La Environmental Policy Review 2004 elenca i risultati ambientali dell'ultimo anno e sottolinea le aree in cui sono necessarie ulteriori azioni. 'La politica ambientale si basa sempre di più su una migliore conoscenza e sulla scienza. Restano tuttavia ampie lacune e incertezze, che richiedono sforzi continui per sviluppare la nostra base cognitiva. Per colmare le lacune sono necessari sforzi notevoli di ricerca e sviluppo, sia negli Stati membri che nell'UE nel suo assieme', sostiene il documento. La comunicazione sottolinea il potenziale contributo dell'ambiente, e in particolare dell'innovazione ecologica, alla strategia di Lisbona. Le opportunità d'innovazione sono incluse nelle priorità dell'UE per migliorare l'efficienza energetica e l'uso delle risorse, e per soddisfare gli obiettivi legati al cambiamento climatico. Le innovazioni efficienti dal punto di vista ecologico possono essere favorite in tutti i settori dell'economia con la piena applicazione dell'ETAP (Environmental Technologies Action Plan), afferma la Commissione. L'ETAP è un ambizioso piano per diffondere le tecnologie ambientali nell'UE e a livello mondiale, che mira a sfruttare il potenziale per migliorare al tempo stesso ambiente e competitività, contribuendo in questo modo alla crescita e alla creazione di posti di lavoro. Messo a punto dalle direzioni generali Ricerca e Ambiente, il piano indica le azioni che la Commissione intraprenderà e le azioni che gli altri attori, ad esempio industria e autorità regionali o nazionali, dovrebbero avviare per garantirne il successo. La nuova comunicazione chiede agli Stati membri di definire un calendario di realizzazione dell'ETAP. 'L'Europa deve investire di più in sistemi innovativi che proteggano l'ambiente e diano al tempo stesso impulso alla competitività dell'UE. Le tecnologie ambientali possono offrire un contributo cruciale per arrivare a un tale risultato e per soddisfare gli obiettivi di Lisbona', ha sostenuto il commissario europeo per l'Ambiente, Stavros Dimas. '[L'ETAP] ha cominciato a far muovere le cose nella buona direzione, ma se vogliamo ottenere risultati conclusivi abbiamo bisogno di un rinnovato e deciso sforzo degli Stati membri e delle istituzioni europee'. Il documento ricorda anche l'importanza di mantenere il passo con i più importanti concorrenti dell'UE in Cina, Giappone e USA. La domanda mondiale di ecoinnovazioni sta crescendo, man mano che i paesi con un'economia in rapido sviluppo (ad esempio la Cina) si rendono conto che la crescita potrebbe ben presto essere ostacolata da impedimenti ambientali. Per mantenere il passo con i concorrenti, l'UE dovrebbe fornire un sostegno pubblico alla ricerca nel settore e alle attività di dimostrazione 'rischiose', ribadisce la comunicazione. La comunicazione sottolinea i tre obiettivi generali per il 2005: mettere in atto le misure necessarie per rispettare gl'impegni di Kyoto, lanciare un dibattito internazionale sulle misure di riduzione delle emissioni dopo il 2012, prepararsi ad adattarsi all'inevitabile cambiamento climatico.