I dirigenti dell'industria europea delle TIC e dei mezzi di comunicazione offrono il loro aiuto per "sbloccare l'economia digitale europea"
L'8 e 9 luglio i rappresentanti di dieci società europee leader nei mercati delle telecomunicazioni, di Internet, della televisione e della musica si sono riuniti a Londra con la Commissione e la Presidenza britannica per riflettere sulle possibilità di potenziare l'emergente economia digitale in Europa. I dirigenti hanno accolto con favore la nuova iniziativa della Commissione i2010, finalizzata al completamento del mercato interno della società dell'informazione e dei servizi dei mezzi di comunicazione, ed hanno proposto un approccio comune per raccogliere la sfida di trasformare l'attuale convergenza delle tecnologie digitali in crescita e occupazione per l'Europa. Viviane Reding, Commissario responsabile della Società dell'informazione e mezzi di comunicazione, si compiace del sostegno accordato alla sua tabella di marcia per i2010 e ha dichiarato: "La sfida per i politici è chiara. Se vogliamo usufruire della crescita che questo settore è in grado di offrire, dobbiamo creare un'economia unica dell'informazione a livello europeo, dotata di un quadro giuridico leggero e coerente ed esente da ostacoli artificiali alla concorrenza e alla prestazione di servizi". Nell'agenda comune proposta dai dirigenti si legge che le istituzioni comunitarie, le autorità nazionali, gli organi di regolamentazione e l'industria devono collaborare per accelerare i progressi verso un'economia digitale europea aperta e competitiva. In particolare, si invitano tutte le parti interessate a: - sbloccare l'enorme potenziale di crescita dell'economia digitale incoraggiando gli investimenti a livello di contenuti, servizi e reti; - promuovere la nascita di nuovi mercati di contenuti attraverso un'efficace tutela dei diritti e la stipulazione di accordi di licenza. A tal fine, l'industria deve cercare di approvare una Carta europea sui contenuti e i DPI (diritti di proprietà intellettuale) on line entro maggio 2006; - mantenere l'Europa all'avanguardia dell'innovazione e della crescita offrendo incentivi per gli investimenti privati nella ricerca e dando priorità alle spese pubbliche a favore della ricerca in materia di TIC. Il rappresentante della Presidenza britannica Alun Michael, ministro dell'Industria e delle Regioni, ha concluso: "Se vogliamo che i cittadini traggano vantaggio dal potenziale offerto dall'economia digitale, dobbiamo essere certi di poter sfruttare quel potenziale in termini di crescita e occupazione. L'agenda concordata oggi rappresenta un importante contributo in tale direzione. Questo settore ha il potenziale per divenire il motore principale dell'economia europea, attraverso la creazione di prosperità e occupazione basate sulle competenze, la tecnologia e la creatività europee". Le prossime iniziative che saranno proposte dal Commissario Reding nell'ambito dell'iniziativa i2010 prevedono una strategia volta a rendere più efficiente l'uso dello spettro delle frequenze radio e proposte per l'elaborazione di un quadro ai fini della prestazione di servizi di contenuto audiovisivo in Europa. Le dieci società rappresentate erano: Thomson, Vivendi Universal, France Telecom Home Entertainment (Francia); O2, EMI Music, BBC, BT Group (Regno Unito); Tiscali, Fastweb (Italia); e Tele2 (Svezia).