La famiglia Galileo si amplia grazie all'accordo siglato da UE ed India
Al termine di intensi scambi intrattenuti fin dal gennaio 2004, i negoziati relativi alla partecipazione dell'India nel programma europeo di navigazione satellitare Galileo hanno infine dato vita ad un accordo. Detto accordo, siglato il 7 settembre a Nuova Delhi nel corso del vertice UE-India dal primo ministro britannico Tony Blair in rappresentanza della Presidenza UE, dal Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e dal primo ministro indiano Manmohan Singh, garantirà la disponibilità dei servizi di alta qualità di Galileo in India nonché una cooperazione volta ad istituire sistemi di ampliamento regionale basati su EGNOS e Galileo. Considerate le comprovate capacità dell'India in attività relative alla navigazione, allo spazio ed ai satelliti, l'accordo fornirà un impulso positivo alla cooperazione industriale tra India ed Unione europea in molti settori ad alta tecnologia. Nell'accogliere con favore il risultato dei negoziati, il vicepresidente della Commissione europea responsabile per i Trasporti Jacques Barrot ha dichiarato: "Si tratta di un'ulteriore tappa importante per lo sviluppo di Galileo come programma internazionale, ma anche di una pietra miliare nell'ambito del partenariato UE-India". L'India è il quarto paese non membro dell'UE ad entrare a far parte del programma Galileo, dopo la conclusione degli accordi con Cina, Israele ed Ucraina. Sono inoltre in corso colloqui con Argentina, Brasile, Marocco, Messico, Norvegia, Cile, Corea del Sud, Malesia, Canada ed Australia L'interesse sempre crescente da parte di paesi terzi nel prendere parte al programma Galileo rappresenta una spinta importante per il mercato GNSS, che già dispone di un notevole potenziale: 3 miliardi di ricevitori e introiti a livello mondiale nell'ordine dei 275 miliardi annui entro il 2020, oltre alla creazione di più di 150.000 impieghi qualificati nella sola Europa.
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India