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Il commissario Potocnik concorda sulla necessità di pensare "oltre Lisbona"

Il commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik ha accolto con favore le raccomandazioni di una relazione di previsione elaborata da un gruppo di esperti sulle "Tecnologie chiave per l'Europa", condividendo la conclusione secondo cui l'Europa deve sviluppare un'agend...

Il commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik ha accolto con favore le raccomandazioni di una relazione di previsione elaborata da un gruppo di esperti sulle "Tecnologie chiave per l'Europa", condividendo la conclusione secondo cui l'Europa deve sviluppare un'agenda di ricerca che vada "oltre la strategia di Lisbona". Una raccomandazione chiave formulata dal gruppo di esperti sottolinea la necessità che l'Europa adotti un approccio più ottimistico ed energico nei confronti della propria politica di ricerca. Il gruppo propone una duplice strategia che comprenda esigenze sia a breve sia a medio termine, nonché una prospettiva globale più a lungo termine per le tecnologie chiave emergenti in campi quali la biotecnologia, la scienza cognitiva, la tecnologia dell'informazione e la nanotecnologia. In occasione di una riunione tenutasi a Bruxelles il 19 settembre per presentare la relazione, il commissario Potocnik ha dichiarato al gruppo di esperti e agli altri partecipanti: "[...] Sono d'accordo con voi: dobbiamo pensare oltre Lisbona, dobbiamo concentrarci sul lungo termine e prendere decisioni che siano in linea con tale approccio lungimirante. Di questo elemento non si tiene sufficientemente conto nelle discussioni quotidiane attuali". Il commissario ha insistito sul fatto che non è compito dei politici scegliere i migliori tra i diversi settori tecnologici emergenti, ma che le autorità pubbliche devono comunque intraprendere azioni di anticipazione. "Si tratta di creare le condizioni che consentano alle industrie di domani di svilupparsi e di prosperare", ha osservato, aggiungendo che nelle prossime settimane la Commissione pubblicherà una comunicazione su una "Nuova politica industriale". I responsabili politici dovrebbero adottare un approccio anticipatorio nei confronti della legislazione, ha affermato Potocnik, individuando questioni in cui i regolamenti o le norme esistenti - o l'assenza delle medesime - creano ostacoli allo sviluppo e all'impiego delle nuove tecnologie. Benché l'economia europea sia incentrata prevalentemente sui servizi - in base a dati di prossima pubblicazione, il settore terziario rappresenta il 67,1 per cento dell'occupazione totale - il commissario ritiene che per l'Europa sia importante mantenere in vita una capacità produttiva degna di nota. "La vocazione europea non è semplicemente quella di diventare un'economia basata sui servizi. Abbiamo le capacità per produrre beni oltre che servizi - beni che andranno a vantaggio non solo dei cittadini europei, ma anche del resto del mondo". Come ha tuttavia evidenziato il lavoro del gruppo di esperti, prodotti e servizi si ritrovano sempre più spesso affiancati all'interno di sistemi complessi, e occorre una ricerca più specifica su questi sistemi di prodotti-servizi del futuro. In aree quali la robotica, i modelli statistici e dinamici, la farmacologia e la linguistica, gli europei sono tra i primi al mondo, così come nelle aree caratterizzate dall'interdisciplinarietà. "Tuttavia, l'interdisciplinarietà non figurava nell'agenda di ricerca 20 anni fa", ha ricordato il commissario, sottolineando la necessità di un approccio previsionale al fine di mantenersi al passo con gli sviluppi tecnologici. Il commissario Potocnik ha assicurato che le raccomandazioni del gruppo di esperti confluiranno nella preparazione della politica relativa al Settimo programma quadro (7PQ), ma ha anche sottolineato che le implicazioni della relazione vanno al di là della responsabilità politica dell'Unione. "I responsabili politici degli Stati membri, le comunità di ricerca e le aziende del settore dovrebbero essere messe al corrente delle sfide che le attendono. Conto quindi su di voi affinché divulghiate nel vostro paese l'esito del lavoro svolto da questo gruppo e i risultati dei dibattiti cui avete partecipato", ha concluso.

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