La Commissione risponde alla valutazione dei propri programmi di ricerca
La Commissione ha risposto positivamente a una valutazione durata cinque anni dei propri programmi di ricerca, concordando con l'individuazione di quattro sfide principali. La relazione del gruppo di esperti è stata pubblicata all'inizio del 2004. Il documento sosteneva i programmi quadro comunitari per la ricerca, e concludeva affermando che essi svolgono un ruolo importante nello sviluppo della base europea della conoscenza, e che in futuro dovrebbero ricevere maggiori finanziamenti. Sono state individuate quattro sfide principali: attrarre e premiare i talenti migliori, creare un ambiente a elevato potenziale per la ricerca e lo sviluppo commerciale e industriale, mobilitare risorse per l'innovazione e la crescita sostenibile, rafforzare la fiducia nella scienza e nella tecnologia. Nella propria risposta, la Commissione si dichiara pienamente d'accordo con queste priorità. La comunicazione della Commissione rivela anche che l'istituzione "concorda in linea di massima con le raccomandazioni elaborate per migliorare la pertinenza e la qualità delle iniziative di ricerca e dei programmi in corso e futuri". Tra le raccomandazioni del gruppo di esperti figurava un maggiore orientamento industriale del programma, per renderlo più pertinente al settore e intensificare la partecipazione di piccole e medie imprese (PMI) ad alta tecnologia. A livello operativo, il gruppo di esperti ha espresso la necessità di perseguire con maggiore vigore gli sforzi volti a snellire e a semplificare l'amministrazione del programma, e di essere più flessibili nella selezione degli strumenti. "Dovrebbe essere l'agenda della ricerca a condizionare la scelta dello strumento, e non viceversa", ha sottolineato Erkki Ormala, presidente del gruppo e vicepresidente della politica tecnologica della Nokia, contestualmente alla presentazione della relazione originaria. Il gruppo di esperti ha inoltre formulato una serie di raccomandazioni sull'orientamento futuro della politica comunitaria della ricerca. La costruzione di uno Spazio europeo della ricerca (SER) deve proseguire, si legge nel documento, con una maggiore coerenza tra politiche scientifiche nazionali e comunitarie. Occorre inoltre avvalersi dei programmi quadro dell'Unione per la ricerca al fine di accelerare il processo di integrazione degli Stati membri di più recente adesione, ha aggiunto la valutazione. La Commissione dichiara che le proposte per il Settimo programma quadro (7PQ) da essa elaborate tengono pienamente conto delle raccomandazioni, e si impegna a non perderle di vista nemmeno durante la preparazione degli aspetti giuridici del programma.