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Contenuto archiviato il 2023-03-01

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Gli eurodeputati votano a favore dell'aumento del bilancio dell'ultimo anno del 6PQ

Il Parlamento europeo ha discusso il bilancio comunitario per il 2006 e ha votato a favore del ripristino di gran parte delle dotazioni che il Consiglio aveva tagliato nel mese di luglio. Tra le aree che beneficeranno di questa decisione figurano la ricerca, l'istruzione, i pr...

Il Parlamento europeo ha discusso il bilancio comunitario per il 2006 e ha votato a favore del ripristino di gran parte delle dotazioni che il Consiglio aveva tagliato nel mese di luglio. Tra le aree che beneficeranno di questa decisione figurano la ricerca, l'istruzione, i programmi a favore dei giovani e le azioni esterne. Nella sua risoluzione il Parlamento afferma di aver "deciso di aumentare gli impegni di bilancio, in particolare per le strategie di Lisbona e di Göteborg, per la politica dell'informazione e per le azioni esterne, al fine di salvaguardare importanti azioni dell'Unione europea conformemente alle sue precedenti risoluzioni sul bilancio 2006, azioni che saranno determinanti agli occhi dei cittadini europei". Gli europarlamentari intendono aggiungere 200 milioni di euro in stanziamenti di pagamento a favore di una serie di attività che incideranno sulla strategia di Lisbona per quanto riguarda l'obiettivo di fare dell'Europa l'economia più competitiva del mondo entro il 2010. Se gli emendamenti proposti dal Parlamento verranno accolti, il Sesto programma quadro (6PQ) vedrà rafforzato il proprio bilancio. La risoluzione "respinge la politica del Consiglio consistente nell'operare riduzioni indiscriminate, che sono incompatibili con urgenti priorità politiche, e soprattutto con la necessità di essere all'altezza delle ambizioni di una strategia di Lisbona rinnovata grazie ad uno sforzo superiore a quello già effettuato nel 2005". I deputati al Parlamento europeo esortano pertanto il Consiglio "a concordare un rafforzamento di tali priorità, come si è fatto al termine dell'ultimo periodo di programmazione". La risoluzione del Parlamento dichiara altresì di ritenere il bilancio del 2006 un bilancio di passaggio verso un nuovo periodo di programmazione e che pertanto esso dovrebbe svolgere una funzione di transizione e anticipare l'aumento dei fondi previsto per aree quali la ricerca. Affinché sia possibile procedere a tali aumenti di bilancio, gli Stati membri saranno tuttavia costretti a portare i rispettivi pagamenti nel bilancio comunitario da un livello pari all'1,01 per cento del reddito nazionale lordo (RNL) dell'Unione europea all'1,04 per cento. Se il voto è stato accolto con favore da gran parte della comunità di ricerca europea, non ha tuttavia soddisfatto tutti. Il Parlamento ha ridotto le dotazioni di bilancio a favore della ricerca in materia di sicurezza, suscitando le preoccupazioni di organizzazioni quali l'ASD, l'Associazione europea delle industrie per l'aerospazio e la difesa. La risoluzione diminuisce la dotazione finanziaria destinata all'azione preparatoria per la ricerca in materia di ricerca sulla sicurezza (PASR) che passa così dai 24 milioni di euro proposti dalla Commissione a 15 milioni di euro. "Poiché tale riduzione segue un taglio della stessa entità operato alle risorse del bilancio 2005, l'ASD è estremamente preoccupata riguardo all'impatto che la diminuzione dei fondi avrà sulla qualità dei futuri programmi sulla sicurezza e, di conseguenza, sulla sicurezza dei cittadini europei", si legge in una dichiarazione dell'ASD. La PASR costituisce un passo cruciale verso il programma europeo in materia di ricerca sulla sicurezza, aggiunge l'Associazione.