Conferenza sul cambiamento climatico pone l'accento sugli incentivi a favore della ricerca e del trasferimento della tecnologia
A conclusione di un incontro sul cambiamento climatico che ha riunito i rappresentanti di 20 paesi, i partecipanti hanno convenuto che le nuove tecnologie costituiscono l'elemento essenziale per rallentare il processo e si sono impegnati a collaborare in materia di sviluppo e di trasferimento della tecnologia. L'incontro è stato organizzato dal Regno Unito, che attualmente detiene la presidenza del G8, al fine di approfondire le discussioni sul cambiamento climatico svoltesi in seno al Vertice G8 di luglio. Vi hanno partecipato i ministri dell'Energia e dell'Ambiente dei paesi del G8, nonché di altri paesi di Asia, Africa, America del sud ed Europa. Il primo ministro britannico, Tony Blair, ha dichiarato che l'incontro era da considerarsi come un'opportunità di confronto per valutare possibili strategie intese a far fronte al cambiamento climatico, accettabili per tutti. "Come possiamo riunire le parti interessate e farle collaborare: primo, per sviluppare la scienza e la tecnologia oggi necessarie per affrontare il problema; secondo, per operare su una base che sia compatibile con la crescita economica; e terzo, alla fin fine, come creare il giusto contesto oltre il 2012 che ci consenta di attuare le azioni necessarie in questo campo?", ha chiesto Tony Blair. Al termine della conferenza, il presidente ha preso atto del consenso sull'"importanza del rafforzamento sia della ricerca in nuove tecnologie che dello sviluppo di quelle esistenti, che dipendono dalle politiche nazionali e dalla cooperazione internazionale". Nelle sue conclusioni, il presidente ha ribadito più volte che il trasferimento della tecnologia e gli incentivi per il settore privato sono necessità strategiche. I partecipanti hanno concordato che una delle priorità dovrebbe essere l'assistenza ai paesi in via di sviluppo per consentire loro di migliorare il rispettivo ambiente ai fini del trasferimento della tecnologia, attraverso la politica, i sistemi di finanziamento e di regolamentazione, nonché l'esame del ruolo dei diritti della proprietà intellettuale. I presenti hanno inoltre deciso di esplorare nuovi approcci per finanziare l'acquisizione e il trasferimento di tecnologia. Sottolineando l'importanza della partecipazione del settore privato, il presidente ha dichiarato: "La sfida è creare gli incentivi per gli investimenti del settore privato, anche con strumenti basati sul mercato e il carbon finance (commercio dei diritti di emissione dei gas serra). Infatti, la maggior parte dell'onere poggia sui responsabili politici, da cui si attendono chiari segnali politici per convogliare gli investimenti privati soprattutto verso tecnologie a basso uso di carbonio, ha dichiarato il presidente. Nel suo intervento alla sessione conclusiva del 2 novembre, anche Tony Blair si è soffermato sugli investimenti e sul trasferimento della tecnologia, nonché sull'importanza della cooperazione. Il cambiamento climatico ha costituito la massima priorità dell'agenda britannica per il G8 e Tony Blair ha parlato con fervore della questione in varie occasioni. "Dobbiamo cercare di creare il giusto partenariato e poi il giusto contesto in modo da sviluppare la scienza e la tecnologia che ci occorrono, farlo in un modo che ci consenta di trasferire la tecnologia e di condividerla fra i paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo, e iniziare a prendere in considerazione i tipi di strategie e le modalità per aiutarci reciprocamente, così da risolvere il problema a lungo termine".
Paesi
Regno Unito