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Il commissario Potocnik accoglie con favore l'accordo sul bilancio, ma ne mette in dubbio la logica di base

Il commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik ha accolto con favore il fatto che gli Stati membri siano riusciti a pervenire a un accordo sul bilancio comunitario per il periodo 2007-2013 e ha dichiarato che il costo di un mancato accordo "sarebbe stato enorme". ...

Il commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik ha accolto con favore il fatto che gli Stati membri siano riusciti a pervenire a un accordo sul bilancio comunitario per il periodo 2007-2013 e ha dichiarato che il costo di un mancato accordo "sarebbe stato enorme". In occasione di un discorso pronunciato il 19 dicembre in Germania, il commissario Potocnik si è congratulato con la Presidenza britannica per il ruolo svolto ai fini del raggiungimento dell'accordo e ha altresì apprezzato il lavoro del nuovo Cancelliere tedesco Angela Merkel quale mediatrice. In considerazione dei limiti degli stanziamenti di bilancio finali, la ricerca ha ottenuto una quota ragionevole, ha dichiarato. "Certo, questo accordo non corrisponde a tutto ciò che volevamo", ha ammesso il commissario Potocnik. "Ma la Commissione ha lavorato attivamente per aiutare gli Stati membri a raggiungere il miglior accordo possibile date le circostanze. L'accordo conseguito all'unanimità dai capi dei 25 Stati membri riflette la realtà politica". Tuttavia, il problema di base emerso durante i negoziati è che gli Stati membri considerano in sostanza il bilancio comunitario come un meccanismo finanziario di ridistribuzione, ha proseguito, e tale approccio porterà sempre all'approvazione di un bilancio la cui dimensione e la cui struttura sono lontane dall'essere perfette. "La questione essenziale è se siamo disposti e pronti a superare la logica della ridistribuzione in modo da poter definire un bilancio che risponda in modo più adeguato alle sfide del mondo di oggi", ha dichiarato il commissario. "A prescindere da quanto emergerà da un'analisi più dettagliata di quanto è accaduto [durante il Consiglio], ritengo che i leader politici europei abbiano lasciato per troppo tempo che il dibattito si concentrasse sui flussi netti". Il commissario Potocnik auspica che l'attenzione del dibattito si sposti in tempo utile per una revisione globale delle prospettive finanziarie per il periodo 2008/2009, che costituisce una condizione del recente accordo. Il suo sogno, ha affermato, sarebbe il lancio di un nuovo progetto europeo incentrato sulla conoscenza, sulla scia del movimento ambientalista degli anni '70 o del progetto del mercato interno degli anni '90. Nel frattempo, tuttavia, il commissario Potocnik vorrebbe che il Settimo programma quadro (7PQ) fosse varato all'inizio della Presidenza tedesca nel 2007. "Ciò comporta un enorme carico di lavoro per il prossimo anno: le regole relative alla partecipazione e alla divulgazione saranno presentate a breve e noi dobbiamo continuare a compiere progressi in sede di Consiglio e di Parlamento europeo su tutte le proposte legislative. È estremamente importante mantenere lo slancio", ha concluso.

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