La Commissione mette in luce le opportunità offerte da convergenza e globalizzazione nel mercato dei contenuti
La Commissione europea ha sollecitato i settori creativi europei a considerare come un'opportunità piuttosto che una minaccia la maggiore convergenza e globalizzazione del mercato dei contenuti. Ha definito inoltre una serie di misure per aiutare il settore a competere in un mercato globale. Intervenendo il 2 marzo a Vienna durante un seminario sui contenuti per la competitività promosso dalla Presidenza austriaca, Rudolf Strohmeier, capo di gabinetto del commissario europeo per la Società dell'informazione e i media Viviane Reding, ha affermato che la rapida convergenza delle reti, degli audiovisivi e degli apparecchi elettronici a banda larga è destinata a creare nuove opportunità nel settore delle TIC (tecnologie dell'informazione e della comunicazione) e dei contenuti. "Un'altro importante cambiamento indotto dalla convergenza è la globalizzazione del mercato dei contenuti", ha aggiunto Strohmeier. "Aumenta quindi a livello mondiale la concorrenza per la distribuzione dei contenuti, mentre diventano globali le sfide con cui si misurano i settori creativi europei". L'UE risponde a queste tendenze con l'iniziativa della Commissione i2010, che punta alla creazione di un unico "spazio dell'informazione" sulla base del quale i settori creativi europei e quelli dei contenuti possano diventare competitivi in un mercato globale. Nell'ambito dell'iniziativa generale sono state proposte alcune misure specifiche, che Strohmeier ha delineato nel corso del seminario. In primo luogo, la direttiva Televisione senza frontiere ha l'obiettivo di creare un quadro unico per i vari tipi di servizi televisivi, qualsiasi sia la tecnologia impiegata per trasmetterli o riceverli. Ciò fornirà "la certezza giuridica necessaria affinché i prestatori dei nuovi servizi audiovisivi possano proporre i loro servizi in tutta Europa", ha affermato Strohmeier. È difficile immaginare che il settore dei contenuti sia forte se non dispone di una sufficiente tutela dei diritti di proprietà intellettuale (IPR), ma questo ambito europeo, caratterizzato da 25 diversi regimi IPR, ha uno svantaggio competitivo. "Se sul lungo periodo desideriamo che i settori europei creativi e dei contenuti siano in grado di competere su scala globale [...] dovremo iniziare a mettere in questione la territorialità della tutela dei diritti d'autore", ritiene Strohmeier. L'iniziativa Film online, lanciata all'ultima edizione del Festival di Cannes, ha lo scopo di definire un approccio europeo unico nell'assimilazione dei film online e rappresenta un primo passo avanti verso un nuovo orientamento per tutti i contenuti online. Un successivo passo verso questo obiettivo sarà l'adozione di una comunicazione sui "contenuti online" prevista per la fine del 2006. L'iniziativa Biblioteche digitali, un altro elemento di i2010, ha l'obiettivo di rendere liberi ai cittadini l'accesso, la ricerca e l'utilizzo del patrimonio culturale europeo. Secondo Strohmeier, ciò è importante non solo da una prospettiva culturale ma anche economica, poiché da simili risorse si può trarre ispirazione per nuovi tipi di contenuti. "I settori creativi europei e quelli dei contenuti non dovrebbero vedere i cambiamenti introdotti dalla convergenza e dalla globalizzazione come una minaccia", ha concluso Strohmeier. "Riteniamo che l'impegno congiunto del settore, degli Stati membri e della Commissione nel trarre il massimo vantaggio dalla convergenza si tradurrà nella creazione di un mercato interno dei contenuti veramente dinamico in Europa".
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