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Contenuto archiviato il 2023-03-02

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Il cervello riorganizza quotidianamente le proprie connessioni

Una nuova ricerca condotta dall'Istituto di neuroscienze del Politecnico federale di Losanna (EPFL) dimostra che il cervello forma continuamente nuove connessioni in seguito alle nuove esperienze. La ricerca dimostra che il processo di riorganizzazione (rewiring) si compie in ...

Una nuova ricerca condotta dall'Istituto di neuroscienze del Politecnico federale di Losanna (EPFL) dimostra che il cervello forma continuamente nuove connessioni in seguito alle nuove esperienze. La ricerca dimostra che il processo di riorganizzazione (rewiring) si compie in poche ore. La riorganizzazione rapida del cervello nella fase dello sviluppo era ben nota e gli scienziati erano altresì al corrente della variabilità della forza delle connessioni neurali a seconda dell'intensità dei ricordi in un cervello adulto, mentre era precedentemente sconosciuto tale tipo di riorganizzazione continua. La ricerca, pubblicata nella rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences", ha analizzato le modalità con cui i neuroni selezionano le proprie connessioni. Sostiene che le connessioni neurali si attivano e disattivano rapidamente, rendendo l'intero sistema cerebrale adattattivo, alterando e modificando continuamente i circuiti. "I circuiti cerebrali sono simili a una rete sociale nella quale i neuroni sono le persone, legate direttamente solo a poche altre persone", spiega il coautore Henry Markram. "La scoperta indica che il cervello, costantemente, cambia alleanze e si lega a nuove cerchie di 'amici' al fine di elaborare meglio le informazioni". La ricerca, condotta sui ratti, ha dimostrato che i neuroni non hanno preferenze particolari per un neurone specifico e sono pronti a stabilire connessioni con qualsiasi neurone. Inoltre, essi stabiliscono, interrompono e ristabiliscono rapidamente le connessioni. La ricerca conferma i risultati pubblicati recentemente da un'équipe britannica, nel cui lavoro si sostiene che gli esseri umani apprendono più rapidamente se confrontati a immagini nuove. La ricerca condotta dall'Istituto svizzero propone una possibile base biologica dinamica per quel tipo di apprendimento. Nell'esperimento, l'équipe ha eccitato i neuroni campione con il glutammato, per simulare gli effetti delle esperienze nuove, e il tasso di riconfigurazione è cresciuto. Ciò indica che il cervello si adatta alle nuove esperienze, riconfigurando le connessioni per reagire meglio a una situazione particolare. "La continua riorganizzazione dei microcircuiti del cervello ricorda un processo evolutivo darwiniano", sostiene Markram, "nel quale un'esperienza inedita scatena un gran numero di nuove connessioni tra neuroni, tra le quali sopravvivono soltanto le più adatte". Il lavoro proietta una nuova luce sulla ricerca in materia di funzioni, sviluppo e disordini cerebrali. "La scoperta apre una frontiera del tutto nuova per i ricercatori, poiché adesso possiamo tentare di comprendere il processo evolutivo che inserisce il cervello in un determinato percorso. Potrebbe forse persino svelare modalità per guidare il cervello affinché possa evitare patologie particolari come l'epilessia", ha dichiarato.

Paesi

Francia