Potocnik esorta la Romania a fare di più per potenziare la R&S
Il commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik si è congratulato con la comunità scientifica e i responsabili politici della Romania per gli sforzi compiuti per potenziare la ricerca e sviluppo (R&S), esortandoli tuttavia a fare di più per migliorare la situazione generale della ricerca nel paese e a utilizzare in modo strategico il Settimo programma quadro (7PQ). In un discorso pronunciato a Bucarest l'11 settembre, il commissario ha affermato che le recenti iniziative intraprese dal governo romeno hanno dimostrato che la ricerca è una delle massime priorità del paese. Tra le varie azioni figurano l'istituzione, nel 2005, di un'autorità nazionale per la ricerca scientifica, l'avvio di un programma di ricerca finalizzato all'eccellenza, l'apertura di un nuovo ufficio per la scienza e la tecnologia (ROST) a Bruxelles e la conformità con la legislazione comunitaria. Il commissario ha aggiunto che un aumento della mobilità dei ricercatori romeni ha anche effetti positivi per il settore della ricerca e sviluppo del paese. "Desidero congratularmi con tutti voi per queste iniziative che rappresentano senza dubbio un primo passo nella giusta direzione", ha dichiarato Janez Potocnik. Ha tuttavia fatto presente che è essenziale impegnarsi ulteriormente, sottolineando a questo proposito quattro aspetti su cui occorre concentrarsi. Il primo è la necessità di un maggiore coinvolgimento dell'industria nella ricerca. "Si tratta di un problema che accomuna molti paesi europei, ma risulta particolarmente accentuato in Romania, dove, per motivi storici, l'industria ha tradizionalmente scarsa tendenza a svolgere essa stessa attività di ricerca", ha affermato Potocnik. Si potrebbe ovviare a tale situazione in vari modi, fra cui ad esempio una migliore regolamentazione, un uso intelligente degli appalti pubblici e incentivi fiscali per stimolare gli investimenti privati nella ricerca. "L'obiettivo di tutto questo è creare le condizioni giuste per favorire lo sviluppo di mercati di punta per l'innovazione", ha aggiunto. Un altro aspetto importante di cui tener conto per imprimere impulso all'innovazione è la necessità di incoraggiare partenariati tra università e industria. Il commissario ha fornito l'esempio dei parchi scientifici, nell'ambito dei quali il mondo accademico e quello imprenditoriale si incontrano per confrontarsi sul tema della produzione a contenuto tecnologico. "Tali partenariati consentono il trasferimento di conoscenza e creano sinergie molto interessanti", ha osservato Janez Potocnik. Un terzo aspetto che richiede attenzione, secondo il commissario, è costituito dai bassi livelli di partecipazione delle piccole e medie imprese (PMI) ai programmi di ricerca dell'UE. Janez Potocnik ha chiesto ai responsabili politici romeni di valutare la possibilità di fornire sostegno finanziario sotto forma di sovvenzioni di ridotta entità per incoraggiare le PMI a intraprendere attività di ricerca collaborativa o di sostegno tecnico riguardo alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale. Infine, il commissario ha chiesto di adoperarsi per rafforzare le capacità a tutti i livelli al fine di definire una "politica integrata di ricerca", affermando che "in questo modo si potrà garantire l'adozione a tutti i livelli di misure che riflettano l'idea condivisa di investire in conoscenza e innovazione per sostenere lo sviluppo economico e l'integrazione nell'Unione europea e nel mondo". Janez Potocnik ha anche fornito alcuni consigli "fraterni" riguardo al modo di sfruttare appieno il 7PQ. Ha suggerito ai responsabili politici di adottare il principio secondo cui "meno è meglio" e di "individuare priorità a livello nazionale e concentrare gli sforzi sui settori in cui si può contribuire all'eccellenza europea", aggiungendo che occorre inoltre "valutare con molta attenzione" le opportunità offerte nell'ambito del programma "Persone" esteso, tenuto conto soprattutto della drastica riduzione del numero di scienziati e ingegneri in Romania.
Paesi
Romania