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Verso un'industria europea competitiva

La ricerca e l'innovazione sono fondamentali per il successo della politica industriale europea, ma i diritti di proprietà intellettuale (DPI) devono essere tutelati con impegno ancora maggiore. Questo è uno dei messaggi emersi nel corso di un seminario sulla nuova politica in...

La ricerca e l'innovazione sono fondamentali per il successo della politica industriale europea, ma i diritti di proprietà intellettuale (DPI) devono essere tutelati con impegno ancora maggiore. Questo è uno dei messaggi emersi nel corso di un seminario sulla nuova politica industriale dell'UE, promosso da Alliance for a Competitive European Industry. Heinz Zourek, direttore generale della DG Imprese e industria della Commissione europea, ha sottolineato l'importanza dell'innovazione per la competitività dell'industria europea. "L'innovazione è il principale volano delle economie che non possono competere a livello di prezzi ma di valore aggiunto", ha dichiarato, aggiungendo che l'innovazione non è semplice da quantificare e va ben oltre la semplice spesa per la ricerca e sviluppo (R&S). Commentando l'agenda comunitaria di Lisbona per la crescita e l'occupazione, il direttore generale ha rilevato che "non c'è competitività senza innovazione". Nel corso del dibattito, in cui si è discusso delle possibili iniziative per promuovere l'innovazione nel settore industriale, il presidente dell'associazione europea delle industrie ingegneristiche Orgalime, Edward Krubasik, ha invitato a dare maggiore enfasi all'applicazione pratica dei risultati della ricerca, spiegando che l'Europa deve cercare nuove opportunità tecnologiche. Fabrizio d'Adda, dell'associazione europea dei datori di lavoro UNICE, ha dichiarato che servono nuove normative chiare, semplici, stabili e favorevoli all'innovazione. L'europarlamentare ungherese Edit Herczog si è detta scettica sul fatto che basti migliorare le normative per rendere l'industria europea più competitiva, ritenendo invece che, accanto alle normative, per creare un buon contesto imprenditoriale sia necessario far nascere tra i cittadini uno spirito di sostegno all'industria. L'on. Herczog ha sollecitato l'industria a dedicare più tempo e impegno a comunicare chiaramente al pubblico i benefici generati dall'industria e dall'innovazione. Un altro dei temi centrali del seminario è stato quello dei diritti di proprietà intellettuale. "Per essere competitive, numerose imprese europee fanno affidamento su innovazione e design", ha spiegato Leif Kjaergaard della società biotecnologica danese Danisco, rilevando che il 60 per cento dei prodotti contraffatti sequestrati alle frontiere dell'UE è di provenienza cinese. Intervenendo al seminario, il vicepresidente della Commissione europea Günter Verheugen ha dichiarato: "La conoscenza è il nostro petrolio. Dobbiamo tutelarla come i produttori di petrolio difendono le loro risorse". Nella sua recente comunicazione sull'innovazione, la Commissione europea ha promesso di lanciare una nuova strategia sui DPI in cui troveranno risposta numerose delle perplessità sollevate dai presenti. Nel suo intervento, il commissario Verheugen ha aggiunto che l'UE "intende rafforzare ulteriormente la [sua] collaborazione difendendo i diritti della proprietà intellettuale in tutto il mondo", soprattutto in Cina e in Russia. "Gli imprenditori europei devono poter contare su una giusta ricompensa per l'innovazione, basata su diritti solidi e riconosciuti, applicabili e applicati nei paesi terzi", ha aggiunto. "Altrimenti, perché le nostre imprese investirebbero di più in R&S a favore dell'innovazione?"