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Contenuto archiviato il 2023-03-02

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Gli eurodeputati auspicano un ruolo più incisivo della Carta dei ricercatori nel 7PQ

Il 3 ottobre la commissione per l'industria, la ricerca e l'energia (ITRE) del Parlamento europeo ha approvato nell'ambito di una procedura di consultazione alcune relazioni concernenti specifici programmi del Settimo programma quadro (7PQ), sottolineando l'importanza della Ca...

Il 3 ottobre la commissione per l'industria, la ricerca e l'energia (ITRE) del Parlamento europeo ha approvato nell'ambito di una procedura di consultazione alcune relazioni concernenti specifici programmi del Settimo programma quadro (7PQ), sottolineando l'importanza della Carta europea dei ricercatori e del Codice di condotta per l'assunzione dei ricercatori. Gli eurodeputati si sono espressi in merito al programma "Persone", che interessa il potenziale umano e le carriere scientifiche, al programma che sarà attuato dal Centro comune di ricerca (CCR) e al programma specifico della Comunità europea dell'energia atomica (Euratom). Per quanto riguarda il programma "Persone", la commissione ha adottato emendamenti volti a richiamare l'attenzione sulle misure di conciliazione di vita professionale e familiare, tra cui borse di studio part-time, nonché a sollecitare gli Stati membri ad applicare la Carta europea dei ricercatori e il Codice di condotta per l'assunzione dei ricercatori. I membri del Parlamento europeo hanno inoltre dichiarato che le raccomandazioni della Carta e del Codice di condotta dovrebbero essere prese in considerazione nell'ambito del programma "Persone". La Carta e il Codice, pubblicati dalla Commissione europea nel marzo 2005, sono ritenuti aspetti fondamentali della politica comunitaria per favorire l'incremento del numero di ricercatori in Europa e stimolare la crescita dell'economia e dell'occupazione. Mentre la Carta riguarda le funzioni, le responsabilità e i diritti dei ricercatori e dei loro datori di lavoro o organizzazioni finanziatrici, il Codice cerca di perfezionare le modalità di assunzione, rendendo più eque e trasparenti le procedure di selezione, e propone metodi diversi per la valutazione del merito. "L'obiettivo consiste nel garantire condizioni di parità alla ricerca europea, nonché gli stessi diritti e doveri a tutti i ricercatori, in ogni paese dell'Unione europea", aveva dichiarato al Notiziario CORDIS il commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik in una precedente occasione. Gli europarlamentari hanno inoltre approvato un emendamento secondo cui è necessario iniziare ad applicare misure di armonizzazione dei regimi fiscali per i ricercatori al fine di promuoverne la mobilità all'interno dell'UE. Il 10 ottobre la commissione procederà alla votazione concernente le relazioni sui programmi "Idee", "Capacità" e "Cooperazione".

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