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Contenuto archiviato il 2023-03-02

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Gli scienziati invitano a monitorare in modo più attento tutti gli oceani del mondo

Una rete internazionale di scienziati ha chiesto la messa a punto di un sistema di monitoraggio marino mondiale entro i prossimi dieci anni. Un'analisi tempestiva delle condizioni e dei segnali vitali degli oceani sta diventando sempre più importante per il benessere dell'uman...

Una rete internazionale di scienziati ha chiesto la messa a punto di un sistema di monitoraggio marino mondiale entro i prossimi dieci anni. Un'analisi tempestiva delle condizioni e dei segnali vitali degli oceani sta diventando sempre più importante per il benessere dell'umanità, spiegano i membri del Partnership for Observation of the Global Oceans (POGO, Partenariato per l'osservazione degli oceani globali), sottolineando i benefici che potrebbero derivare da un'attenta sorveglianza degli oceani per il pubblico in generale e i responsabili delle politiche. La richiesta precede la riunione del gruppo intergovernativo ad hoc per le osservazioni della Terra (GEO), che si terrà dal 28 al 30 novembre a Città del Capo (Sudafrica). In quella sede, i ministri e i funzionari degli Stati membri del GEO, ovvero 72 paesi e la Commissione europea, discuteranno dei progressi compiuti in relazione al sistema dei sistemi di osservazione globale della Terra (GEOSS). «Un sistema di osservazione e di previsione per gli oceani che riguardi tutti gli oceani del mondo e i loro principali impieghi può ridurre i rischi sempre più pressanti, proteggere gli interessi umani e controllare la salute dei nostri preziosi oceani», sostiene il dottor Tony Haymet dell'Università della California, a San Diego, che presiede il comitato esecutivo del POGO. «La comunità mondiale ha deciso di creare un sistema di osservazione degli oceani globale e integrato vent'anni fa», aggiunge il dottor Haymet. «La notizia buona è che abbiamo dimostrato che è possibile creare, sviluppare e gestire un sistema di osservazione globale degli oceani con le tecnologie disponibili. Adesso dobbiamo passare dagli esperimenti e dalle prove concettuali all'uso quotidiano. Abbiamo compiuto meno della metà dei progressi rispetto ai nostri obiettivi iniziali. Dobbiamo portare a termine il compito prima di essere colpiti da altri tsunami o calamità simili.» Per creare un adeguato sistema iniziale, sono considerati necessari gli elementi seguenti: - una rete stabile di satelliti che controllano le vaste estensioni della superficie degli oceani; - stazioni fisse che effettuano misurazioni continue sul fondale marino o dei galleggianti o delle boe posizionati nella colonna d'acqua e sulla superficie; - piccoli monitor robotizzati sottomarini per la sorveglianza gli oceani, alcuni dei quali si spostano con le correnti mentre altri controllano rotte programmate; - animali marini dotati di etichette elettroniche per raccogliere e trasmettere dati sugli ambienti che visitano; - navi di marina mercantile e per la ricerca che procedono all'osservazione lungo le loro rotte. Secondo le stime del POGO, dovrebbero essere stanziati da 1,4 a 2 Mrd EUR. Tuttavia, «un sistema di osservazione continua ripagherebbe di molto gli investimenti, favorendo operazioni marine più sicure, la mitigazione dei danni provocati dalle tempeste, la conservazione di risorse marine viventi, nonché la raccolta di segnali vitali dell'oceano necessari per monitorare il cambiamento climatico.» Il forum POGO è stato istituito otto anni fa dai direttori e responsabili di 36 istituti di ricerca marina con l'obiettivo di promuovere l'oceanografia mondiale. Il POGO cerca di affrontare le esigenze in termini di informazione dei politici, dei ricercatori, dei fornitori di servizi e del pubblico in generale nonché di contribuire a creare, in ultima analisi, un sistema di osservazione globale.

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