Agenzia europea per la difesa assegna 13,1 Mio EUR a tre progetti di ricerca
L'Agenzia europea per la difesa (EDA) ha assegnato 13,1 Mio EUR a tre progetti di ricerca e tecnologia nell'ambito del suo Programma di investimento congiunto per la protezione delle forze armate (JIP-FP). I tre progetti di ricerca e tecnologia (R&T) selezionati mirano a sviluppare innovative corazze di protezione personale, un sistema multisensore anti-cecchino e un rivelatore ad elevata distanza di dispositivi chimici, biologici, radiologici, neurologici ed esplosivi. I progetti, selezionati tra 30 proposte presentate nell'ambito del nuovo Programma di investimento congiunto per la protezione delle forze armate (KIP-FP), saranno sostenuti da un consorzio industriale paneuropeo, formato da PMI, centri di ricerca e università. «L'EDA è lieta del fatto che i primi contratti del programma siano stati assegnati solo sei mesi dopo il lancio ufficiale del programma», ha affermato il direttore della ricerca e tecnologia (R&T) presso l'EDA, Bertrand de Cordoue. «Questo dimostra che il modello innovativo del programma può fare la differenza nel promuovere la collaborazione nell'ambito della ricerca e della tecnologia della difesa europea.» Il programma triennale di investimento congiunto per la protezione delle forze armate (JIP-FP), coordinato dall'EDA, è stato lanciato nel mese di gennaio del 2007 con un bilancio di 55 Mio EUR. Con il contributo di 20 paesi membri il suo obiettivo è quello di condurre ricerche e sviluppare tecnologie per proteggere le forze armate contro minacce, quali cecchini, trappole esplosive o bombe improvvisate. Diversamente dai precedenti progetti cooperativi sulla ricerca e sulla tecnologia della difesa europea, che prevedevano la negoziazione di quote industriali e finanziarie per ciascun progetto da parte dei governi, il programma di investimento congiunto istituisce un bilancio comune per finanziare l'intero programma. In questo modo si auspica di migliorare lo scenario frammentato della ricerca e della tecnologia della difesa europea, rendendo possibile una concorrenza più efficace tra i consorzi europei. I 20 paesi che contribuiscono al programma sono: l'Austria, il Belgio, Cipro, la Repubblica ceca, l'Estonia, la Finlandia, la Francia, la Germania, la Grecia, l'Ungheria, l'Irlanda, l'Italia, i Paesi Bassi, la Norvegia, la Polonia, il Portogallo, la Slovacchia, la Slovenia, la Spagna e la Svezia.