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Contenuto archiviato il 2023-03-02

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I cambiamenti climatici influenzano l'attività dei pidocchi delle piante

L'impatto che i cambiamenti climatici stanno avendo sul nostro pianeta è incredibile. Spesso sentiamo parlare della riduzione della calotta polare artica e dell'innalzamento dei livelli del mare. Ma anche l'agricoltura sta ricevendo un duro colpo. Ad esempio, la comparsa antic...

L'impatto che i cambiamenti climatici stanno avendo sul nostro pianeta è incredibile. Spesso sentiamo parlare della riduzione della calotta polare artica e dell'innalzamento dei livelli del mare. Ma anche l'agricoltura sta ricevendo un duro colpo. Ad esempio, la comparsa anticipata degli afidi (o pidocchi delle piante) sta distruggendo i raccolti. Ricercatori al Rothamsted Research nel Regno Unito hanno scoperto che il Myzus persicae (afide verde) ha modificato le sue abitudini di volo, diventando una spina nel fianco degli agricoltori molto prima del previsto. Le loro scoperte sono state recentemente pubblicate sulla rivista del Biotechnology and Biological Sciences Research Council (BBSRC). Per oltre quattro decenni sono stati attivi molti laboratori esterni per monitorare le forme alate di tutte le specie di afidi. Gli scienziati del centro di ricerca di Rothamsted usano 16 trappole alimentari (12 in Inghilterra e 4 in Scozia) per raccogliere un campione rappresentativo degli insetti in volo. La ricerca ha mostrato che il Myzus persicae compare con due settimane di anticipo per ogni incremento di 1°C nella temperatura media durante i primi due mesi dell'anno. La squadra del Rothamsted Research ha scoperto che il primo afide è stato catturato alla fine di aprile, anziché alla fine di maggio. "Una delle più evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici nel Regno Unito è la frequenza di inverni miti," ha spiegato il dott. Richard Harrington del Rothamsted Insect Survey. "Come diretta conseguenza di ciò, gli afidi che cercano nuove fonti di cibo stanno comparendo con molto anticipo e in numero decisamente superiore," ha aggiunto. "Noi abbiamo studiato per lungo tempo la biologia stagionale degli afidi e sappiamo che le popolazioni possono continuare a crescere durante l'inverno e la primavera se le condizioni sono sufficientemente calde." Il ricercatore di Rothamsted ha sottolineato che, poiché sono molti gli afidi che prendono il volo dopo un inverno mite, essi vengono notati con molto anticipo. "Questo significa che ci sono più afidi che volano in primavera e all'inizio dell'estate, quando le colture sono particolarmente vulnerabili," ha detto il dott. Harrington. I dati raccolti fino ad oggi possono aiutare i ricercatori a far aumentare la consapevolezza su come gli afidi e la loro connessione ai cambiamenti climatici possono influire sull'ambiente. Queste informazioni possono anche fornire ai principali soggetti coinvolti un ulteriore aiuto per meglio determinare il momento giusto per le misure di controllo degli afidi. I ricercatori affermano che, oltre ad essere importanti indicatori dei cambiamenti climatici, gli afidi possono causare gravi danni alle colture. Le scoperte mostrano che gli afidi diffondono virus delle piante, indeboliscono le piante ed estraggono la linfa. Poiché la linfa è molto ricca di zuccheri, gli afidi espellono una melata molto appiccicosa, che favorisce la crescita di muffe. Questa crescita agisce come una barriera tra il sole e le foglie della pianta, e senza i raggi solari che raggiungono le foglie, le piante si indeboliscono. La ricerca è stata finanziata dal BBSRC. Da parte sua, il prof. Nigel Brown, direttore del dipartimento di scienza e tecnologia del BBSRC, ha detto: "Il cambiamento ambientale è una delle grandi sfide che il mondo fronteggia oggi. Questi dati di lungo termine sulla comparsa stagionale di forme alate di afidi non solo mostrano che sono già evidenti i cambiamenti del clima britannico, ma essi ci forniscono anche le conoscenze che ci aiuteranno a mitigarne le conseguenze."

Paesi

Regno Unito

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