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Contenuto archiviato il 2023-03-02

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Piante annuali trasformate in perenni

Scienziati del Belgio e dei Paesi Bassi non solo hanno scoperto i geni che rendono possibile la fioritura delle piante, ma sono riusciti a disattivarli. Le implicazioni della loro ricerca sono vastissime: potrebbe essere possibile coltivare le piante per periodi sensibilmente ...

Scienziati del Belgio e dei Paesi Bassi non solo hanno scoperto i geni che rendono possibile la fioritura delle piante, ma sono riusciti a disattivarli. Le implicazioni della loro ricerca sono vastissime: potrebbe essere possibile coltivare le piante per periodi sensibilmente più lunghi di quanto attualmente possibile. I risultati, pubblicati online nella rivista Nature Genetics, rendono inoltre possibile la comprensione dell'evoluzione delle piante erbacee. La classificazione botanica delle piante avviene in base alla durata della loro vita. Le piante annuali, ad esempio, hanno di solito una durata di un anno. Nell'arco di questo anno le piante germinano, crescono e fioriscono poco prima di morire, producendo semi in grado di garantire la continuazione delle loro specie. Alcune piante biennali, come la barbabietola, pur avendo una durata pari a due anni vengono coltivate come piante annuali per ragioni pratiche. Le piante perenni hanno una durata significativamente superiore e possono sopravvivere per svariati anni. Gli scienziati ipotizzano che le differenze molecolari che esistono tra le piante perenni e quelle annuali potrebbero essere alquanto ridotte. Secondo lo studio, le piante si sono sviluppate nelle forme annuali o perenni per garantire la propria riproduzione e la propria sopravvivenza in presenza di diverse limitazioni ambientali. Per esempio, le piante perenni legnose si sono evolute ripetutamente a partire da antenati annuali in situazioni di isolamento, come sulle isole. Le piante annuali consumano quantità notevoli di energia per sviluppare i fiori, essenziali per la continuità della specie. I semi delle specie annuali sono estremamente sensibili e sono in grado di avvertire l'allungarsi delle giornate e la fine dell'inverno. Questo, a sua volta, avvia il processo di crescita. Con l'avvento delle giornate più lunghe, durante la stagione primaverile, viene inviato un segnale in grado di attivare una serie di geni che inducono la fioritura. Questo studio ha analizzato i geni che regolano la fioritura nella Arabidopsis thaliana (arabetta comune), una specie a fioritura originaria dell'Europa, Asia e Africa nord-occidentale che presenta una breve durata di vita. Gli scienziati hanno silenziato i geni, permettendo alla crocifera di continuare a crescere e prolungando sensibilmente la sua durata. I ricercatori hanno individuato con successo i fattori specifici che regolano il periodo della fioritura, la prevenzione della seconda fioritura e la longevità delle piante annuali ed ha trovato conferma l'ipotesi da loro sostenuta secondo la quale la differenza tra le piante annuali e quelle perenni è alquanto ridotta. Hanno osservato che, oltre all'aumento della durata della vita delle piante, la disattivazione dei geni induceva altri comportamenti simili a quelli delle piante perenni, tra i quali la crescita secondaria con formazione legnosa, che trasforma la crocifera in una pianta di tipo arbustivo. Inoltre, hanno scoperto che la disattivazione dei geni nella crocifera fa in modo che la pianta conservi alcune delle sue riserve di cellule non specializzate, normalmente utilizzate come ausilio alla fioritura prima della morte della pianta; questo permette alla pianta di svilupparsi come pianta perenne e, dunque, di avere un periodo di sopravvivenza sensibilmente maggiore. I botanici hanno stabilito che le piante perenni legnose si sono sviluppate a partire da piante erbacee di tipo annuale; questo studio ha individuato il ruolo chiave svolto in questo processo da tre geni. Questi risultati avranno conseguenze sia in ambito agricolo che sotto il profilo della biologia dell'evoluzione.

Paesi

Belgio, Paesi Bassi

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