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EEA: Per un uso sostenibile in molte parti d'Europa

L'Europa deve ridurre drasticamente il suo consumo d'acqua o passare ad un utilizzo più efficiente, se vuole evitare gli impatti peggiori della mancanza d'acqua, avverte l'Agenzia europea per l'ambiente (EEA) in una nuova relazione, "Water resources across Europe - confronting...

L'Europa deve ridurre drasticamente il suo consumo d'acqua o passare ad un utilizzo più efficiente, se vuole evitare gli impatti peggiori della mancanza d'acqua, avverte l'Agenzia europea per l'ambiente (EEA) in una nuova relazione, "Water resources across Europe - confronting water scarcity and drought". "L'equilibrio tra la richiesta e la disponibilità di acqua ha raggiunto un livello critico in molte regioni europee, come risultato della sovra-estrazione e dei periodi prolungati di scarse precipitazioni e siccità," si legge nella relazione, che è stata presentata al quinto Forum mondiale dell'acqua a Istanbul (Turchia), in vista della Giornata mondiale dell'acqua (22 marzo). Segni evidenti della carenza d'acqua includono il flusso ridotto dei corsi d'acqua e i livelli più bassi dei laghi e delle acque freatiche. Con il calare dei livelli acquatici, diminuiscono anche le popolazioni di piante e animali che dipendono dall'acqua per sopravvivere. Inoltre, con il diminuire dei livelli acquatici, si deteriora anche la qualità dell'acqua, dato che la quantità che rimane disponibile non riesce a diluire le sostanze inquinanti. Guardando al futuro, i problemi europei legati all'acqua saranno probabilmente peggiorati dai cambiamenti climatici, che dovrebbero aumentare sia la frequenza che la gravità della siccità. Ogni anno l'Europa esttrae circa 285 chilometri cubici di acqua potabile. Quasi la metà di questa (44%) viene usata dal settore dell'energia e per lo più impiegata per il raffreddamento. Un quarto dell'acqua va al settore agricolo, anche se nell'Europa meridionale questo dato risulta essere molto più alto; nelle zone più aride l'80% dell'acqua estratta viene usata per l'agricoltura. La maggior parte dell'acqua impiegata nel settore energetico ritorna all'ambiente. Inoltre, i miglioramenti tecnologici comportano che il settore dell'energia, rispetto al passato, ora impiega quantità minori d'acqua per il raffreddamento. Contrariamente, soltanto il 30% dell'acqua estratta per essere usata in agricoltura è riconsegnata all'ambiente, con il resto che evapora oppure viene assorbito dalle coltivazioni. Circa il 21% dell'acqua estratta è impiegato per la fornitura d'acqua al pubblico, il restante 11% va all'industria. Con il declino dell'industria pesante, insieme all'uso più efficiente dell'acqua e il reciclaggio sul posto delle acque di scarico, la quantità di acqua usata per l'industria è diminuita negli ultimi 15 anni. L'EEA ha proposto una serie di raccomandazioni per ridurre l'utilizzo d'acqua in Europa. In cima alla lista c'è la necessità di regolare il prezzo dell'acqua in base alla quantità usata, soprattutto nel settore agricolo. Ci sono molti modi per ridurre l'uso d'acqua in agricoltura, si legge nella relazione. Tra questi, il cambiamento dell'orario di irrigazione, attraverso tecniche più efficaci, e la variazione del tipo di coltivazioni. In certe zone, l'estrazione illegale d'acqua per l'agricoltura è una pratica diffusa e le autorità dovrebbero mettere a punto dei sistemi di contravvenzione adatti per affrontare il problema. Molti acquedotti pubblici perdono enormi volumi d'acqua attraverso le perdite; i sistemi per individuare e riparare queste perdite devono essere migliorati e le reti devono essere aggiornate, si legge nella relazione. Nelle case, la tecnologia ha condotto a importanti cambiamenti nell'efficacia idrica di molti dispositivi ma, sempre secondo la relazione, si potrebbe fare molto di più per informare il pubblico su tali questioni. Intanto, l'acqua piovana raccolta e le "acque grigie" (o saponose) potrebbero essere riutilizzate negli scarichi dei water o per l'irrigazione dei giardini. Infine, se vengono seguite le linee guida e gli standard appropriati, la pratica di riutilizzo delle acque reflue comunali per l'irrigazione delle coltivazioni e dei campi da golf, potrebbe essere adottata a livello europeo. "Per quanto riguarda l'acqua, stiamo vivendo al di sopra delle nostre possibilità. La soluzione a breve termine per ovviare alla mancanza d'acqua è stata quella di estrarre maggiori quantità di acqua dalle nostre riserve idriche superficiali e sotterranee," ha commentato il direttore esecutivo dell'EEA, la professoressa Jacqueline McGlade. "Uno sfruttamento eccessivo non è sostenibile, ha un pesante impatto sulla qualità e quantità delle acque rimanenti, nonché sull'ecosistema che dipende da loro. Occorre ridurre la domanda, minimizzare la quantità d'acqua che estraiamo e aumentare l'efficienza del suo utilizzo," ha avvertito la prof.ssa Mc Glade.

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