European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS

Article Category

Notizie
Contenuto archiviato il 2023-03-06

Article available in the following languages:

Uno studio mostra che i nuovi reagenti possono combattere MRSA ed altre infezioni nosocomiali

Ricercatori inglesi hanno indicato i reagenti maggiormente idonei a combattere l'MRSA (Staphylococcus aureus meticillino resistente) e gli altri patogeni associati alle infezioni resistenti agli antibiotici. Essi hanno mostrato come una classe di fluidi ionici possa spazzare v...

Ricercatori inglesi hanno indicato i reagenti maggiormente idonei a combattere l'MRSA (Staphylococcus aureus meticillino resistente) e gli altri patogeni associati alle infezioni resistenti agli antibiotici. Essi hanno mostrato come una classe di fluidi ionici possa spazzare via colonie di pericolosi microbi che crescono su biofilm. La loro scoperta, pubblicata nella rivista Green Chemistry, ha implicazioni sia per il mondo della medicina che per quello dell'industria. I ricercatori, guidati dal dott. Brendan Gilmore e dal dott. Martyn Earle della Queen's University Belfast, hanno esaminato le proprietà antimicrobiche dei liquidi ionici, che sono stati oggetto di un intenso studio nell'industria chimica come possibili sostituti, tra l'altro, dei composti organici volatili. Precedenti studi degli effetti antimicrobici dei fluidi ionici si erano concentrati su microbi che non crescono sui biofilm, matrici protettive che proteggono una colonia microbica da antisettici, disinfettanti e antibiotici. Questa crescita senza biofilm viene chiamata "planctonica". Si calcola tuttavia che circa l'80% di tutte le infezioni croniche dell'uomo siano causate da patogeni che crescono su biofilm. Queste matrici sono all'origine di un'ampia gamma di complicazioni nel settore sanitario e industriale, dalle infezioni croniche alla biocorrosione delle tubazioni. Quest'ultima ricerca ha esaminato per la prima volta gli effetti dei fluidi ionici sui biofilm, noti per resistere anche in concentrazioni antimicrobiche 1.000 volte più forti di quanto sarebbe necessario per sterminare i loro omologhi planctonici. Gli scienziati hanno esaminato l'attività antibiofilm di una classe di liquidi ionici (specificamente, 1-alchil-3-metilimidazol cloruri) usando un apparecchio appositamente studiato per vagliare la suscettibilità dei biofilm agli antimicrobici. L'apparecchio misurava anche la concentrazione minima di reagente antimicrobico occorrente per "uccidere" il biofilm. Secondo il dott. Earle, l'obiettivo dello studio era "indicare i liquidi ionici con la più bassa tossicità possibile per l'uomo capaci, però, di liquidare le colonie di batteri che causano le infezioni nosocomiali". I liquidi ionici (immaginate un bicchiere di sale da tavola sciolto in acqua) offrono una interessante flessibilità: poiché è possibile modificare le proprietà di ioni caricati negativamente e positivamente, le proprietà biologiche, fisiche e chimiche del fluido possono essere "tagliate" su misura. I liquidi ionici sviluppati dai ricercatori si sono in effetti mostrati efficaci contro i biofilm. "Abbiamo mostrato che, quando sono messi a confronto con i liquidi ionici che abbiamo dimostrato e testato, i biofilm offrono poca o nessuna protezione all'MRSA o a sette altri microrganismi infettivi", ha detto il dott. Earle. Il dott. Gilmore ha aggiunto: "Gli agenti antibiofilm basati su liquidi ionici potrebbero essere utilizzati in una miriade di applicazioni sanitarie e industriali. Potrebbero, per esempio, servire per migliorare il controllo delle infezioni e ridurre la morbilità dei pazienti negli ospedali, e pertanto alleggerire il peso finanziario per le strutture sanitarie. Potrebbero anche essere adattati per migliorare la produttività industriale riducendo le bioincrostazioni e la corrosione d'origine microbica dei sistemi di trattamento". La tossicità del gruppo di liquidi ionici studiati dai ricercatori è un'apprezzabile qualità in termini di sviluppo di nuovi antisettici e disinfettanti, ma i ricercatori riconoscono che l'impatto ambientale di questi composti merita un attento esame. "La progettazione di nuove classi di liquidi ionici con attività antibiofilm migliorate, ridotto impatto ambientale e profilo di tossicità ottimizzato sarà fattibile mediante un design razionale", conclude lo studio. La flessibilità dei reagenti, affermano gli autori, dovrebbe rendere possibile migliorarne le proprietà biodegradanti pur conservandone intatte le potenti azioni antimicrobiche e antibiofilm.

Paesi

Regno Unito

Articoli correlati