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Il ritrovamento di perline antiche mostra che la cultura dell'età della pietra era più avanzata di quanto si pensasse

Un team di ricercatori finanziati dall'UE ha scoperto 25 perline ricavate da conchiglie marine che risalgono, secondo le loro stime, a un periodo tra i 70.000 e gli 80.000 anni fa. Queste scoperte, che sostengono prove trovate in precedenza che gli esseri umani indossavano e c...

Un team di ricercatori finanziati dall'UE ha scoperto 25 perline ricavate da conchiglie marine che risalgono, secondo le loro stime, a un periodo tra i 70.000 e gli 80.000 anni fa. Queste scoperte, che sostengono prove trovate in precedenza che gli esseri umani indossavano e commerciavano gioielli già 80.000 anni fa, sono state pubblicate sui Proceedings of�the National Academy of Sciences (PNAS) degli Stati Uniti. Lo studio fa parte del progetto EUROCORES ("Origin of man, language and languages"), finanziato attraverso l'area tematica "Sostegno per la coordinazione delle attività" del Sesto programma quadro (6° PQ) ed è coordinato dalla Fondazione europea della scienza (FES). La scoperta di perline rappresenta un importante passo avanti nella nostra conoscenza delle culture antiche: il fatto che si indossassero e probabilmente vendessero gioielli mostra che le società antiche erano più avanzate rispetto a quanto si pensava in precedenza. Le perline di conchiglie sono state trovate in quattro diversi siti risalenti al Paleolitico medio [Età della pietra] in Marocco. Studi precedenti in Algeria, Israele e Sud Africa avevano scoperto perline ancora più antiche, che risalivano a 110.000 anni fa. Il ricercatore a capo dello studio, Francesco d'Errico del Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS) in Francia ha spiegato: "L'invenzione precoce di un ornamento personale è uno degli esperimenti culturali più affascinanti nella storia dell'uomo. L'elemento comune tra questi ornamenti è che trasmettono un significato agli altri. Trasmettono un'immagine di noi che non è esclusivamente il nostro essere biologico." Le perline di conchiglie hanno fori fatti dall'uomo al centro e mostrano segni di striature realizzate con pigmenti e di usura, il che suggerisce che erano indossate come gioielli. Tutte le conchiglie ritrovate provengono da un periodo simile dal mollusco Nassarius. Il fatto che le conchiglie fossero usate per lo stesso scopo in molte località diverse indica che indossarle come gioielli era un fenomeno culturale ampiamente diffuso che sopravvisse per migliaia di anni. "O le persone andavano al mare per raccoglierle o, più probabilmente, le perline di conchiglie marine contribuivano a creare reti di scambio tra le persone che vivevano sulla costa e quelle che vivevano nell'entroterra," ha detto il dott. d'Errico. "Questo mostra una cultura umana ben strutturata che attribuiva un significato a queste cose. Queste reti organizzate potevano servire anche per commerciare altri oggetti e come occasione di scambi genetici e culturali, quindi queste conchiglie ci aiutano a rivelare collegamenti tra conoscenza e cultura. La scoperta di gioielli in quest'epoca mostra che durante questo periodo il pensiero e gli aspetti sociali e culturali erano più avanzati di quanto si credesse. Questa scoperta fornisce informazioni interessanti sullo sviluppo del comportamento culturale moderno. Fino a questo momento si pensava che l'abitudine di indossare gioielli risalisse al tempo della colonizzazione dell'Europa, circa 40.000 anni fa. La scoperta delle perline mostra che non è così e che lo sviluppo cognitivo avvenne nel corso di un periodo molto più lungo. "Questo studio presenta un buon esempio degli straordinari risultati che si possono ottenere da un ambiente interdisciplinare," ha detto la dott.ssa Eva Hoogland, coordinatrice di EUROCORES per le scienze cognitive presso la FES. "Certe questioni, come quelle che riguardano le interconnessioni tra la cognizione umana e la cultura possono essere affrontate solo se gli scienziati provenienti da diversi background uniscono le loro forze. Come testimonia questo studio, si aprono nuove strade per la ricerca quando essa avviene su una base strutturale, guidando gli scienziati di tutta Europa," ha aggiunto.

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Francia

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