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SANYA: una tecnologia per l'accesso ai dati ambientali

Ricercatori europei hanno elaborato un nuovo sistema di accesso e di riutilizzo dei dati ambientali provenienti da fonti diverse. Il progetto SANY ("Sensors Anywhere"), finanziato con 7 milioni di euro attraverso l'area tematica "Tecnologie per la società dell'informazione" (I...

Ricercatori europei hanno elaborato un nuovo sistema di accesso e di riutilizzo dei dati ambientali provenienti da fonti diverse. Il progetto SANY ("Sensors Anywhere"), finanziato con 7 milioni di euro attraverso l'area tematica "Tecnologie per la società dell'informazione" (IST) del Sesto programma quadro (6° PQ), ha elaborato una migliore interoperabilità dei sensori sul campo e delle reti di sensori, ed un riutilizzo più veloce e economico dei dati e dei servizi che attualmente provengono da fonti tra loro incompatibili. Un accesso facile e l'uso semplificato dei dati ambientali (ad esempio atmosferici, marittimi e terrestri) rilevati da sensori sulla Terra e nello spazio profondo non sono purtroppo la regola. A questo si aggiunge che le relative politiche si formano sulla base delle informazioni scientifiche ottenute da queste osservazioni. Il progetto SANY ha sviluppato i mezzi tecnici per accedere a queste informazioni in maniera semplice e gratuita. "Stiamo investendo molto in termini di risorse per misure mirate, ma le informazioni così ottenute non possono essere riutilizzate", spiega Denis Havlik, coordinatore SANY dell'Istituto austriaco di tecnologia (AIT). "Forse non tutti sono a conoscenza dell'esistenza di queste informazioni, o non riescono ad accedervi; a volte ci riescono, ma non sanno come utilizzarle; oppure è troppo complicato entrare in contatto con i proprietari dei dati". Con l'uso di una architettura orientata al servizio, SANY è in grado di creare applicazioni partendo dai servizi modulari disponibili su internet. Ad esempio: un servizio potrebbe raccogliere i dati e un altro elaborarli. "La Sensor Service Architecture SANY (SensoSA) permette a chiunque di effettuare osservazioni ambientali per poi diffonderne i dati su un'interfaccia standard di servizio", dice Havlik. "Chiunque abbia bisogno di dati sull'ambiente, può cercarli, o consultare un catalogo e memorizzarli con metodi standard". A prescindere dalla fonte dei dati, dal loro formato o dal sistema con cui sono stati raccolti, il sistema SANY è in grado di trasformare tutti i dati in uno standard stabilito dall'OGC (Open Geospatial Consortium) Ltd, un partner britannico di SANY. I dati ottenuti dai sensori, grezzi o elaborati, possono essere gestiti dal sistema SANY, dicono i ricercatori. Dal punto di vista della commercializzazione, la proposta SANY può dimostrarsi remunerativa. "Se si è una piccola società e si crede di poter, ad esempio, prevedere episodi di inquinamento atmosferico meglio di altri, è facile mettere sul mercato un servizio del genere", spiega Havlik. "Sono molte le aziende che oggi tentano di fare tutto da sole. Il nuovo modello di mercato immaginato da SANY permetterà a tutti i partecipanti di sviluppare i propri punti di forza ed acquistare i dati e i servizi di cui non sono in possesso, in un mercato aperto." I risultati ottenuti da SANY sono importanti per due grandi iniziative internazionali: Il GMES (Global Monitoring for Environment and Security) e INSPIRE. Frutto della collaborazione tra la Commissione europea e l'Agenzia spaziale europea (ESA), GMES concentra le sue attività sulla interoperabilità e affidabilità a lungo termine dei dati di osservazione terrestre. INSPIRE tenta di creare una "infrastruttura europea di informazioni spaziali". I partner SANY provengono da Austria, Belgio, Francia, Germania, Polonia, Spagna, Svizzera e Regno Unito.

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