Progetto DIAMOND: il migliore amico dei semiconduttori?
Un nuovo progetto finanziato dall'Unione Europea vuole semplificare la vita delle industrie europee di semiconduttori e di componenti elettronici, identificando e correggendo gli errori in modo più semplice. Il progetto triennale DIAMOND ("Diagnosis, error modelling and correction for reliable systems design") è finanziato con 3,8 milioni di euro dal Tema tecnologie per l'informazione e le comunicazioni (TIC) del Settimo Programma Quadro (7PQ). Oggi i produttori di semiconduttori perdono troppo tempo e risorse nella ricerca di eventuali errori presenti nei loro prodotti. Tuttavia, poca è la ricerca fatta ad oggi per lo sviluppo di strumenti che permettano la diagnosi e la correzione automatica degli errori, e gli strumenti attuali di identificazione degli errori per le nanotecnologie non sono adatti. Scopo del progetto DIAMOND è lo sviluppo di una serie di strumenti che aiutino i produttori di semiconduttori e di componenti elettronici ad effettuare una migliore diagnosi e correzioni degli errori. Nel corso del progetto, i partner partecipanti svilupperanno un modello diagnostico per errori di progettazione e fisici. Inoltre, saranno sviluppati sistemi di localizzazione e correzione automatica dell'errore ed un quadro di riferimento per la localizzazione e la correzione dell'errore. Si procederà anche all'integrazione di metodi di correzione e di diagnosi automatizzati. Il progetto DIAMOND, con il suo approccio integrato alla localizzazione e alla correzione a tutti i livelli di qualsiasi tipo di errore, è oltre l'avanguardia. "Sino ad oggi, la ricerca di errori è stato un processo manuale e dispendioso in termini di tempo. Nel quadro del progetto DIAMOND, saranno sviluppati nuovi metodi per l'identificazione e la rimozione rapida delle cause degli errori," spiega il professor Roderick Bloem, partner del progetto, dell'Istituto di elaborazione applicata delle informazione e delle comunicazioni (IAIK) del Politecnico di Graz, in Austria. "Lo strumento sarà in grado di fornire, in automatico, spiegazioni sull'origine del problema e proporrà suggerimenti per la correzione," aggiunge. Il professor Bloem si aspetta che, nel suo complesso, il software sviluppato da DIAMOND riduca del 50% il tempo necessario alla ricerca di errori. Gli otto partner del progetto provengono da sei paesi, e comprendono università e società. Il progetto è coordinato dall'Università Tecnica di Tallinn, in Estonia. Le altre università che partecipano al progetto sono l'Università di Brema (Germania), che ha grande esperienza in problemi di debugging di progettazione, di risoluzione di problemi e di analisi degli errori. L'Università di Linköping, in Svezia, che vanta uno dei maggiori dipartimenti di informatica del nord Europa, che contribuirà al progetto con l'esperienza maturata nel campo dell'analisi degli errori e tecniche di diagnosi. In ultimo, l'IAIK si concentrerà sui metodi di localizzazione e di identificazione dell'errore. Il progetto vede anche la partecipazione di due società impregnate nel campo dell'automazione della progettazione elettronica: TransEDA (Ungheria) e Testonica Lab (Estonia). UBM Israele e l'operatore delle telecomunicazioni svedese Ericsson sono gli utilizzatori finali dei risultati del progetto DIAMOND e avranno il compito di validare e verificare gli strumenti sviluppati.