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Rendere prioritari gli investimenti per crescita e lavoro

I ministri dell'UE per la ricerca e l'industria hanno affermato che l'Unione deve rendere prioritari gli investimenti in ambiti quali istruzione, formazione, ricerca (di base e applicata), sviluppo e innovazione, oltre che finanziare nuove tecnologie in grado di salvaguardare ...

I ministri dell'UE per la ricerca e l'industria hanno affermato che l'Unione deve rendere prioritari gli investimenti in ambiti quali istruzione, formazione, ricerca (di base e applicata), sviluppo e innovazione, oltre che finanziare nuove tecnologie in grado di salvaguardare le risorse che garantiscono crescita e posti di lavoro. La raccomandazione non è che una delle tante contenute nelle conclusioni dell'iniziativa "Innovation Union" di cui sono autori i partecipanti all'ultimo Consiglio "Competitività" tenutosi a Bruxelles (Belgio) il 25 e il 26 novembre scorsi. L'iniziativa fa parte della serie di azioni avviate nell'ambito della strategia Europa 2020. Nelle conclusioni i ministri sottolineano: "L'eccellenza scientifica e la ricerca di base e applicata, quando supportate da strutture di prim'ordine, apprendimento continuo, formazione e istruzione superiore, in particolare in ambito scientifico e ingegneristico, così come gli incentivi per la commercializzazione dei risultati, costituiscono i prerequisiti per un sistema basato sull'innovazione realmente efficiente". In un altro messaggio chiave, i ministri hanno invitato UE e Stati membri ad "adottare un approccio strategico e integrato per l'innovazione", rendendo omogenee le politiche concepite per favorire l'innovazione. I ministri hanno poi sottolineato l'importanza di rafforzare il "triangolo della conoscenza" e di semplificare la commercializzazione e il trasferimento delle conoscenze. A livello comunitario, il programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, il programma quadro Competitività e Innovazione e i Fondi strutturali dovrebbero inoltre "concentrarsi maggiormente sulle priorità della strategia Europa 2020; i ministri non hanno mancato di sottolineare l'importanza di "semplificare radicalmente" i meccanismi di accesso ai fondi. Secondo loro, garantire l'accesso a questi fondi per le attività legate all'innovazione, in modo particolare per le piccole e medie imprese (PMI), dovrebbe essere "una delle massime priorità da implementare". I ministri hanno accolto con favore l'idea di istituire partenariati europei per l'innovazione (EIP - European Innovation Partnerships) e hanno posto l'accento sul fatto che queste strutture debbano "fornire un valore aggiunto europeo, essere volte ad affrontare le sfide che si profilano a livello sociale, prevenire le duplicazioni ed essere basate su una gestione flessibile, semplice e trasparente in cui confluiscano Stati membri e portatori di interesse di rilievo", I ministri hanno continuato esortando la Commissione europea a sviluppare ulteriormente gli aspetti pratici di questi partenariati, con attenzione particolare a meccanismi di finanziamento, criteri di selezione, gestione e questioni legali. Commissione, Stati membri e altri portatori di interesse sono stati invitati a lanciare un partenariato di questo tipo in materia di invecchiamento attivo e sano già nei primi mesi del 2011. Su questo tema, la Commissione ha avviato una consultazione lo scorso 26 novembre. Le conclusioni dei ministri sull'iniziativa riportano anche un programma di azione. Tra le altre cose, la Commissione europea presenterà una comunicazione concernente la standardizzazione, un piano per la cosiddetta "eco-innovazione", avvierà una consultazione sulle misure necessarie all'istituzione dello Spazio europeo della ricerca e avanzerà una serie di proposte per individuare i requisiti da soddisfare per la creazione di un mercato "Venture Capital" europeo. Infine, i ministri hanno invitato la Commissione ad avviare i lavori per lo sviluppo di un indicatore di innovazione, che dovrebbe essere nel 2012 e consentire un migliore monitoraggio dei progressi nell'ambito dell'innovazione sotto tutti i profili. Commissione, Stati membri e altri soggetti interessati dovrebbero inoltre lanciare una "convention sull'innovazione" a cadenza annuale a partire dalla seconda metà del 2011 e sensibilizzare l'opinione pubblica attraverso campagne volte a "stimolare una mentalità innovativa" a livello comunitario, nazionale, regionale e locale. Gli Stati membri, dal canto loro, hanno esortato a mettere a punto strategie volte a soddisfare gli obiettivi di R&S nazionali e a migliorare l'impiego dei Fondi strutturali per la ricerca e l'innovazione. L'incontro è stato anche occasione per parlare del brevetto europeo. In una dichiarazione, Michel Barnier, commissario per il mercato interno e i servizi, ha detto: "Come tutti sanno, in seno al Consiglio non è stata raggiunta l'unanimità sul regime linguistico per il brevetto europeo. Molti Stati membri hanno oggi dichiarato la propria disponibilità a muoversi verso una cooperazione migliorata. Non appena la Commissione riceverà una richiesta formale, reagiremo con tempestività e serietà. Abbiamo bisogno di un brevetto europeo. Il sistema attuale ha costi troppo elevati: dieci volte più alti di quelli degli Stati Uniti. È un sistema che frena la crescita. E le piccole e medie imprese, importanti risorse di dinamismo per il futuro, sono i soggetti maggiormente colpiti. Dobbiamo quindi fare dei progressi al più presto a questo proposito. Il Consiglio Competitività di dicembre sarà un'ottima opportunità in questo senso.

Paesi

Belgio

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