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Una forte ricerca e innovazione alimentano la crescita economica nell'UE

Facilitare l'accesso ai finanziamenti è fondamentale per intensificare la ricerca e l'innovazione in Europa, che a sua volta contribuisce a rafforzare la partecipazione, aumenta il valore del denaro e ha un impatto maggiore sia sul settore scientifico che economico. Il 9 febbr...

Facilitare l'accesso ai finanziamenti è fondamentale per intensificare la ricerca e l'innovazione in Europa, che a sua volta contribuisce a rafforzare la partecipazione, aumenta il valore del denaro e ha un impatto maggiore sia sul settore scientifico che economico. Il 9 febbraio la Commissione europea ha avviato una consultazione sui modi per rinnovare i meccanismi di finanziamento dell'UE in materia di ricerca e garantire un futuro solido per la ricerca e l'innovazione europee. I funzionari hanno proposto il "Quadro strategico comune", contenuto in un Libro verde, che copre due quadri principali - l'attuale Programma quadro di ricerca (7° PQ) e il Programma quadro per l'innovazione e la competitività (CIP) - nonché l'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT), che è stato progettato per collegare i tre lati del "triangolo della conoscenza", vale a dire ricerca, istruzione e innovazione. Questo quadro focalizza su tre obiettivi fondamentali: garantire che l'UE mantenga una forte presenza nel mondo della ricerca scientifica, che aumenti la competitività e che le sfide globali, compresa la sicurezza alimentare, l'efficienza delle risorse e i cambiamenti climatici, siano risolti. L'UE sta valutando vari modi per facilitare l'accesso ai finanziamenti dell'UE per le parti interessate, ivi compresa l'offerta un unico "hub" per i ricercatori che hanno bisogno di consigli, e mettendo a disposizione un unico punto di accesso strumenti TI (tecnologia dell'informazione) comuni. Sono previsti una serie di strumenti di finanziamento più semplici e più razionali che riguardano l'intera catena innovativa. In questa catena sono incluse le ricerche di base e applicate, nonché i partenariati tra università e industria e l'innovazione a livello di impresa. Inoltre, il quadro sottolinea in particolare la necessità di rendere le cose più flessibili, in modo da favorire la diversità e la partecipazione degli imprenditori. Ad esempio, la Commissione ritiene che i richiedenti debbano avere la possibilità di candidarsi per vari progetti senza dover ripetere le informazioni che hanno già fornito. Si sta altresì considerando l'uso di pagamenti forfettari per i futuri finanziamenti, per garantire procedure contabili meno complesse ma tuttavia coerenti per i fondi ottenuti. "Il nostro obiettivo è quello di massimizzare il valore di ogni euro che l'UE investe in ricerca e innovazione", dice Máire Geoghegan-Quinn, il commissario europeo per la Ricerca, innovazione e scienza. "Vogliamo che i finanziamenti UE realizzino il loro enorme potenziale di generare crescita e posti di lavoro e di migliorare la qualità della vita in Europa, di fronte alle difficili sfide come il cambiamento climatico, l'efficienza energetica e la sicurezza alimentare. Rendendo i nostri programmi più coerenti e più semplici, semplificheremo le cose per i ricercatori e gli innovatori - in particolare per le PMI (piccole e medie imprese) -, attireremo più candidati e otterremo risultati ancora migliori. Intendiamo instaurare un dibattito ampio e innovativo, basato sull'uso del web e dei social media." La Commissione europea auspica che la revisione del sistema culminerà in una forte Unione dell'innovazione e che aiuterà i cittadini dell'UE a raggiungere gli obiettivi della strategia Europa 2020. Le parti interessate avranno tempo fino al 20 maggio 2011 per dare il loro contributo, e la Commissione terrà una grande conferenza finale per concludere la consultazione pubblica durante la quale sarà rivelato il nome del nuovo quadro. La Commissione dovrà presentare entro dicembre una proposta legislativa per la spesa dedicata a ricerca e innovazione nell'ambito del futuro bilancio dell'UE dopo il 2013. Gli ultimi dati mostrano che più di 9.000 progetti sono stati finanziati nell'ambito del 7° PQ, e uno studio ha stimato che i progetti finanziati soltanto quest'anno hanno prodotto 165.000 nuovi posti di lavoro.Per maggiori informazioni, visitare: Consultazione sul Libro verde: http://ec.europa.eu/research/csfri/index_en.cfm(si apre in una nuova finestra) Unione dell'innovazione: http://ec.europa.eu/research/innovation-union/index_en.cfm(si apre in una nuova finestra) Strategia Europa 2020: http://ec.europa.eu/europe2020/index_en.htm(si apre in una nuova finestra) Ricerca & Innovazione nel 7° PQ: http://ec.europa.eu/research/fp7/index_en.cfm(si apre in una nuova finestra)

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