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Contenuto archiviato il 2023-03-09

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Non sono i bocconi ingordi a causare una malattia dello stomaco nei rettili

Serpenti e rettili sono spesso citati per la loro abilità di inghiottire i loro pasti in un colpo solo e, sebbene si potrebbe immaginare che questo sconvolga la loro digestione, una nuova ricerca europea mostra che in effetti è un'infezione da parassiti a causare l'indigestion...

Serpenti e rettili sono spesso citati per la loro abilità di inghiottire i loro pasti in un colpo solo e, sebbene si potrebbe immaginare che questo sconvolga la loro digestione, una nuova ricerca europea mostra che in effetti è un'infezione da parassiti a causare l'indigestione in serpenti e lucertole, e non le cattive abitudini legate alla masticazione. Le scoperte, fatte da un team di ricercatori dell'Università di medicina veterinaria di Vienna in Austria, mostrano che è proprio la ben conosciuta malattia gastrointestinale criptosporidiosi a poter rappresentare un grave problema per i rettili. La malattia altamente contagiosa, che non è particolarmente diffusa tra i mammiferi, è invece molto comune tra i rettili e può spesso essere fatale. Gli scienziati sperano che sviluppando uno strumento per la diagnosi precoce saranno in grado di tenere a freno la diffusione della malattia. Scrivendo nel Journal of Veterinary Diagnostic Investigation, i membri del team spiegano come hanno tentato di superare le difficoltà diagnostiche relative alla malattia sviluppando un test per identificare i parassiti monocellulari criptosporidi che causano l'insorgere della malattia. Questo ha permesso loro di valutare la sua diffusione tra lucertole e serpenti domestici. Gli scienziati conoscono la criptosporidiosi da oltre un secolo, ma è stato solo quando si è scoperto che essa poteva infettare anche l'uomo che la sua percezione è passata da essere quella di una malattia estremamente rara a quella di una malattia più comune. Inoltre, spesso accade che i parassiti monocellulari criptosporidi che causano la malattia, possono provocare problemi gastrointestinali dopo un lungo periodo di incubazione e finora non è stata trovata nessuna cura. La diagnosi viene fatta individuando i parassiti nelle feci. Tuttavia, ad esempio nei serpenti, questo processo è un po' complicato dal fatto che essi espellono anche i parassiti che inghiottono assieme alle loro prede. Questo significa che la presenza di criptosporidi nelle feci non significa necessariamente che gli animali siano infetti. Alla luce di questo, è essenziale che gli scienziati possano distinguere tra i criptosporidi che sono associati alla loro preda e quelli che causano l'infezione. Ed è a questo punto che entra in scena la procedura sul DNA, poiché è in grado di stabilire se siano presenti criptosporidi e se questi abbiano origine da un mammifero o da un serpente. Il team ha però identificato anche un altro modo in cui la procedura sul DNA può risultare problematica. "Un ulteriore problema è che i criptosporidi sono spesso presenti nelle feci in numero molto basso ed è quindi facile non trovarli in un singolo test," ha commentato l'autrice principale Barbara Richter. "Noi stiamo lavorando per rendere il nostro metodo più sensibile, ma è molto importante testare ripetutamente i rettili. Un risultato negativo non significa necessariamente che l'animale sia realmente libero dal parassita." I risultati del team mostrano che un particolare tipo di criptosporidio era presente in circa un campione ogni sei provenienti dal diffuso serpente del grano domestico. Il criptosporidio era presente in circa 1 campione su 12 provenienti dal geco leopardo, un tipo di lucertola che si trova spesso nelle collezioni di rettili. I membri del team sono rimasti sorpresi dai risultati poiché essi mostrano quanto sia diventata diffusa la malattia. Anche il fatto che rettili trovati nelle collezioni siano sensibili alla malattia è preoccupante poiché, visto che le collezioni spesso ospitano molte specie diverse tutte assieme, vi è un alto rischio di infezione incrociata tra specie.Per maggiori informazioni, visitare: Università di medicina veterinaria di Vienna: http://www.vu-wien.ac.at/en/

Paesi

Austria

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