European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS

Article Category

Notizie
Contenuto archiviato il 2023-03-16

Article available in the following languages:

Concentrare l'attenzione sulla ricerca europea nell'Europa centro-orientale

Per lungo tempo la ricerca, la tecnologia e lo sviluppo europei sono stati in prima linea durante molti progressi ma, secondo la Fondazione europea della scienza (FES), ora deve avvenire un ripensamento per identificare la sfide del futuro e per sviluppare nuove agende politic...

Per lungo tempo la ricerca, la tecnologia e lo sviluppo europei sono stati in prima linea durante molti progressi ma, secondo la Fondazione europea della scienza (FES), ora deve avvenire un ripensamento per identificare la sfide del futuro e per sviluppare nuove agende politiche. In aggiunta a questo, si deve prestare attenzione a come queste agende di ricerca pan-europee si possono armonizzare con le specifiche dinamiche di cambiamento in atto in varie regioni e, in particolare, nell'Europa centro-orientale (ECO). Questo ripensamento è delineato nel nuovo rapporto della FES intitolato "Central and eastern Europe Beyond Transition: Convergence and Divergence in Europe". Il rapporto intende identificare nuovi temi per la ricerca nel campo delle scienze sociali in e sull'Europa centro-orientale che le agenzie di finanziamento nazionali ed europee possano promuovere e appoggiare. Sarebbe quasi un eufemismo affermare che durante gli ultimi 25 anni abbiamo assistito ad alcuni dei più profondi cambiamenti politici, sociali ed economici nella storia dell'Europa. La caduta del comunismo alla fine degli anni ottanta del secolo scorso non solo ha rimodellato le relazioni all'interno del continente, ma ha anche fornito affascinanti spunti sul potenziale e i limiti del rimodellamento su larga scala della società. Tenendo questo a mente, il rapporto della FES mira a identificare gli sviluppi nell'Europa centro-orientale che posso avere buone possibilità di diventare interessanti argomenti di ricerca nello studio di queste regioni come parte della società europea, e come tali essere promossi e appoggiati da enti finanziatori nazionali ed europei. Il rapporto delinea inoltre i modi in cui le previsioni riguardanti l'Europa centro-orientale possono contribuire allo sviluppo delle scienze sociali in generale e introdurre argomenti importanti nella ricerca transnazionale. Commentando il rapporto, Robert Burmanjer, direttore dell'unità Scienze Sociali e Umanistiche della Commissione europea, ha detto: "Il Forward Look fornisce informazioni ben elaborate e raccomandazioni sul ruolo delle Scienze Sociali e Umanistiche nell'Europa centro-orientale e su come queste potrebbero e dovrebbero connettersi a livello dei progetti di ricerca internazionali." In generale, la pubblicazione fornisce una serie di conclusioni e raccomandazioni specifiche che contribuiscono alla formazione di progetti mirati che soddisfano le esigenze dei responsabili delle politiche alle prese con le sfide future che l'Europa e il mondo intero stanno ora affrontando. Durante la produzione del rapporto sono stati identificati tre gruppi tematici interdisciplinari: Popolazioni in cambiamento; Nuove geografie dell'Europa; e Coesione sociale. Popolazioni in cambiamento valuta in che modo emigrazione, cambiamento della popolazione regionale, minoranze etniche e integrazione influenzano la struttura di base delle popolazioni dell'Europa centro-orientale. Nuove geografie dell'Europa si concentra sul "ritorno all'Europa", superando la divisione ovest-est, sull'influenza dei Fondi di coesione sull'amministrazione locale e sull'espansione a est dei confini europei. Coesione sociale si concentra sul grado di trasformazione socioeconomica che ha subito l'Europa post-comunista negli ultimi 20 anni, particolarmente in termini di mobilità sociale e fiducia sociale. "Le scienze sociali nell'Europa centro-orientale sono state gravemente falsate durante il periodo comunista." ha spiegato il professor Daniel David, vice-presidente del Consiglio rumeno per la ricerca (CNCS). "Questo rapporto ci potrebbe aiutare a integrare la ricerca nel campo delle scienze sociali proveniente dall'Europa centro-orientale nel contesto internazionale." Questo rapporto ha assunto un'importanza nazionale per molti paesi. Peter Weiss, ambasciatore della Slovacchia in Ungheria, ha commentato: "Ripensare la ricerca nel campo delle scienze sociali in e sull'Europa centro-orientale, stabilire nuove frontiere nelle scienze sociali e identificare le principali sfide per la ricerca e i soggetti della cooperazione tra accademici provenienti da paesi europei occidentali e orientali è, senza dubbio, uno dei prerequisiti di base per superare la recente crisi nell'UE." Il rapporto delinea otto raccomandazioni strutturali per la ricerca nel campo delle scienze sociali in e sull'Europa centro-orientale. Queste raccomandazioni sottolineano la necessità di assicurare una forte presenza di studiosi e di argomenti di ricerca sociale dell'Europa centro-orientale nei progetti di ricerca a livello internazionale. Essi sottolineano inoltre le reali necessità in termini di sviluppo delle infrastrutture di ricerca e del capitale umano, e chiedono l'implementazione delle buone pratiche in termini di governance, eccellenza scientifica e indipendenza.Per maggiori informazioni, visitare: Central and Eastern Europe Beyond Transition: Convergence and Divergence in Europe: http://www.esf.org/cee Fondazione europea della scienza: http://www.esf.org

Paesi

Ungheria

Articoli correlati