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È possibile una migliore protezione di treni e metropolitane contro il terrorismo?

Gli attacchi terroristici su treni di pendolari a Madrid nel 2004 e nella metropolitana di Londra l'anno seguente hanno messo in evidenza una particolare vulnerabilità dei trasporti pubblici. Come si possono mettere in atto i controlli di sicurezza usati per rilevare esplosivi...

Gli attacchi terroristici su treni di pendolari a Madrid nel 2004 e nella metropolitana di Londra l'anno seguente hanno messo in evidenza una particolare vulnerabilità dei trasporti pubblici. Come si possono mettere in atto i controlli di sicurezza usati per rilevare esplosivi negli aeroporti nelle ferrovie e nelle reti metropolitane? La semplice verità è che la sicurezza degli aeroporti non si può installare in un sistema di trasporto come la metropolitana di Mosca o quella di Londra. Bloccherebbe questi sistemi. Milioni di passeggeri usano questi servizi ogni giorno e sarebbe praticamente impossibile far passare un tale numero di persone dal tipo di sicurezza usato negli aeroporti. Fermare un attacco suicida rimane estremamente difficile. Rendere sicuro il trasporto ferroviario è però una priorità. L'impatto economico di un attacco terroristico può estendersi ben oltre l'immediato arresto del servizio, la distruzione dei veicoli e la distruzione delle infrastrutture, fino all'economia più in generale, oltre ai costi umani e psicologici. In effetti il costo totale di un attacco è molto difficile da valutare. Il costo di riparare il danno fisico delle bombe potrebbe raggiungere decine di milioni, mentre gli effetti a catena (come la riduzione dell'attività economica, il ritardo o la riduzione degli investimenti nei centri urbani, la perdita di turismo, ecc.) possono essere molto più pesanti. Gli attacchi di Madrid e Londra hanno spinto i ricercatori europei a esaminare questo problema per trovare una soluzione innovativa. Il progetto SecureMetro è stato lanciato nell'ambito di un programma di finanziamento del 7° PQ con lo scopo di sviluppare materiali convalidati e strategie di progettazione per migliorare la sicurezza su metropolitane e ferrovie. Il progetto ha riunito un costruttore di veicoli, un operatore di sistema e dei ricercatori per sviluppare una metodologia di progettazione convalidata da test in laboratorio e su scala più ampia per costruire veicoli di metropolitana in grado di resistere a esplosioni e attacchi con bombe. Usa soluzioni innovative per integrare e sfruttare le tecnologie, i materiali e i sistemi esistenti, per aumentare la sicurezza inerente e la sicurezza dei veicoli. Questo comprende una più stretta interazione tra i veicoli sicuri e l'infrastruttura. Il progetto ha studiato come migliorare la sicurezza dei passeggeri attraverso un design strutturale intelligente che minimizzerebbe la morte e le lesioni nel caso di un attacco esplosivo. Il progetto ha esaminato i tipi di attacchi terroristici che minacciano il sistema metropolitano, per definire uno scenario di attacco tipico sul quale basare i test e le analisi del progetto SecureMetro. Oltre 830 attacchi in tutto il mondo negli ultimi 50 anni sono stati analizzati per estrarre le informazioni comuni, come i paesi, gli obiettivi, le tattiche, il numero di vittime e gli esecutori. Inoltre sono state esaminate anche le possibilità di attacchi futuri, cercando di determinare possibili metodologie per il futuro. È stato distribuito un questionario tra gli operatori di tutta Europa per capire meglio quale sia la percezione del settore industriale sulla probabile natura dei futuri attacchi. Questo ha permesso al progetto di definire uno scenario e fare un'analisi di rischio che fosse rappresentativa delle minacce sia presenti che future. Il progetto ha adattato un vecchio vagone della metropolitana inglese con finestrini ricoperti di plastica e materiali in grado di assorbire gli urti per evitare le lesioni dovute al vetro e ridurre le onde d'urto. Hanno anche legato i pannelli del soffitto che volano via nelle esplosioni, e poi hanno fatto esplodere il vagone. Il capo ingegnere, Conor O'Neill, della Facoltà di ingegneria meccanica e dei sistemi dell'Università di Newcastle, ha detto: "La chiave è evitare gli oggetti volanti". "Legando i pannelli del soffitto si è ridotto il rischio di vittime e feriti a causa di frammenti volanti e ciò ha fatto anche in modo che le passerelle rimanessero relativamente libere da detriti, permettendo ai soccorritori di raggiungere velocemente i feriti", ha detto. "Il rivestimento dei finestrini che abbiamo sviluppato è risultato incredibilmente efficace. Senza di esso i finestrini esplodono verso fuori - mettendo chiunque si trovi al di fuori, come quelli che aspettano sulla piattaforma, a rischio a causa dei frammenti di vetro che volano". "Con il rivestimento in plastica si osserva un effetto a onda man mano che l'esplosione si muove attraverso il treno ma tutti i finestrini rimangono intatti, tranne i finestrini di sicurezza progettati per essere facilmente rotti. Queste soluzioni a basso costo potrebbero salvare vite e ridurre l'attrattiva delle nostre ferrovie per gli attacchi. "Le aziende potrebbero fare alcune semplici ed economiche modifiche che migliorerebbero significativamente le conseguenze di un attacco", ha aggiunto O'Neill. Tali modifiche funzionerebbero anche sui treni di superficie. Il progetto è riuscito a sviluppare soluzioni anti-terrorismo, tramite progetti di veicoli metro più resistenti agli attacchi. Inoltre, il progetto SecureMetro ha stilato raccomandazioni che non cambieranno l'esperienza quotidiana dei passeggeri e non avranno come conseguenza perquisizioni, file, ritardi o una maggiore sorveglianza. Il progetto SecureMetro è stato coordinato da Conor O'Neill di NewRail ed è un progetto triennale, finanziato dall'UE che è stato in attività dal 01/2010 al 12/2012. I partner del progetto venivano da quattro paesi dell'UE: Francia, Italia, Spagna e Regno Unito. Dopo tre anni di lavoro, ricercatori e aziende sono state coinvolte in questo progetto nel Regno Unito (Newrail), in Spagna (Tecnalia, Metro de Madrid, Maxam-Expal, FFE, Sunsundegui), in Francia (RATP, IFSTTAR, Bombardier) e in Italia (STAM, IAI).Per maggiori informazioni, visitare: SecureMetro http://www.transport-research.info/web/projects/project_details.cfm?ID=41640