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Contenuto archiviato il 2023-04-13

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Tendenze scientifiche: Scoperto pianeta gigante che non dovrebbe nemmeno esistere

Un gruppo di ricerca internazionale è sconcertato da un gigantesco pianeta gassoso perché non dovrebbe esistere.

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Secondo la rivista «Science», un gruppo di astronomi guidati da uno spagnolo ha scoperto inaspettatamente un pianeta extrasolare simile a Giove chiamato GJ 5312b che sta orbitando attorno a una piccola stella rossa situata a circa 30 anni luce dalla Terra. Conosciuta con il nome di GJ 3512, la stella è grande solo un decimo del Sole, mentre il pianeta extrasolare è almeno la metà della massa di Giove. Gli astronomi non si aspettavano che una stella così piccola potesse ospitare un pianeta gigantesco. Le conoscenze della comunità scientifica su come si formano i pianeti sono state errate fino a ora?

Il curioso caso di un gigante gassoso che orbita intorno a una piccola stella

La ricerca evidenzia che la nana rossa mostrava un comportamento insolito perché si muoveva a un ritmo più veloce del normale. Ciò ha permesso di scoprire l’esistenza di un compagno piuttosto grande collegato a essa. Il ritrovamento mette in discussione l’idea ampiamente accettata di formazione dei pianeti, nota come «accrescimento del nucleo», la quale teorizza che i pianeti si formano da particelle più piccole che convergono dalla forza di gravità, creando particelle sempre più grandi in un unico corpo massiccio. L’esopianeta si è probabilmente formato quando un disco instabile intorno alla piccola stella si è diviso in gruppi. «Sì, una sorpresa assoluta», ha detto l’autore principale e astrofisico Juan Carlos Morales dell’Istituto di Studi Spaziali della Catalogna presso l’Istituto di Scienze Spaziali in Spagna, alla «Reuters». «La scoperta è stata sorprendente perché i modelli teorici di formazione suggeriscono che le stelle a bassa massa ospitano tipicamente piccoli pianeti, simili alla Terra o a piccoli Nettuni. «In questo caso, abbiamo trovato un pianeta gassoso gigante simile a Giove, intorno a una stella molto piccola». «Queste stelle emettono meno energia, quindi sono più deboli del Sole, e la loro temperatura superficiale è piuttosto fredda, al di sotto di 3 800 (gradi) Kelvin (6 380 gradi Fahrenheit/3 527 gradi Celsius) circa. Questo è il motivo per cui hanno un colore rossastro», ha commentato il dottor Morales spiegando le nane rosse.

Mettere in discussione le conoscenze convenzionali su come nascono i pianeti

«Intorno a queste stelle dovrebbero esserci solo pianeti delle dimensioni della Terra o Super-Terre più massicce», ha dichiarato Christoph Mordasini, coautore, professore all’Università svizzera di Berna, alla «BBC». «GJ 3512b è invece un pianeta gigante con una massa circa la metà di quella di Giove, quindi almeno un ordine di grandezza più massiccio dei pianeti previsti dai modelli teorici per una piccola stella». Ha detto il coautore Hubert Klahr dell’Istituto Max Planck di astronomia, in Germania: «Fino ad ora, gli unici pianeti la cui formazione era compatibile con l’instabilità dei dischi erano una manciata di pianeti giovani, caldi e molto massicci, lontani dalle stelle che li ospitavano». Il dott. Klahr ha aggiunto: «Con la GJ 3512b, ora abbiamo un candidato straordinario per un pianeta che avrebbe potuto emergere dall’instabilità di un disco intorno a una stella con una massa molto piccola. Questa scoperta ci spinge a rivedere i nostri modelli». Gli astronomi continueranno a monitorare i segnali perché ci sono prove che un secondo pianeta potrebbe essere in orbita intorno a questa minuscola stella. Inoltre, stanno esaminando circa 300 altre stelle nane, sperando di trovare altre strane coppie più sorprendenti.

Paesi

Stati Uniti

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