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Contenuto archiviato il 2023-04-13

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Le alghe marine sono la soluzione per un biocarburante sostenibile?

In una recente sperimentazione sul biocarburante, un’automobile alimentata da un carburante a base di alghe marine ha raggiunto gli 80 km/h.

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Prodotti a partire da materia o rifiuti organici, i biocarburanti svolgono un ruolo importante nella riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (GES) e sono una delle maggiori fonti di energia rinnovabile in uso ad oggi. Gran parte dell’obiettivo europeo di utilizzo di fonti rinnovabili nei trasporti è al momento rispettato tramite i biocarburanti di origine agricola. Tuttavia, molte delle materie prime, come mais ed erba medica, impiegate per produrre questi biocarburanti non sono sostenibili da un punto di vista economico e ambientale. Rispetto ai combustibili fossili, essi forniscono certamente sicurezza energetica e riducono l’inquinamento atmosferico. Ciò non toglie che conducano ad un utilizzo più intensivo di risorse, a una biodiversità ridotta e addirittura a emissioni GES più elevate attraverso il cambiamento nell’uso del suolo. Di conseguenza, per diversi anni gli scienziati hanno cercato nell’oceano altre alternative ai combustibili fossili. Una di queste è rappresentata dalle microalghe, più comunemente note come alghe marine. Sebbene gli scienziati abbiano riconosciuto il potenziale delle alghe marine in quanto fonte sostenibile di biocarburanti, portare la produzione a livelli industriali e mantenere nel contempo la sostenibilità ambientale si è rivelato difficile. Alla luce di questa problematica, gli scienziati che lavorano al progetto MacroFuels, finanziato dall’UE, hanno cercato di provare che le alghe marine possono essere prodotte in modo sostenibile e utilizzate come fonte di biocarburante. Dopo anni di ricerca, il team del progetto ha sviluppato un carburante a base di alghe marine che è stato recentemente testato in un motore di prova di una vera automobile. Alimentata da questo biocarburante, l’automobile ha raggiunto velocità fino a 80 km/h. «Abbiamo cercato di capire se il carburante a base di alghe marine funziona come un normale carburante e qual è il suo effetto sul motore», ha affermato il dott. Jaap van Hal, ricercatore del progetto, in una notizia pubblicata sul sito web «Dutch News». «Ciò significa che questo carburante potrebbe essere utilizzato per automobili private in futuro, ma si rivela inoltre interessante per l’aviazione e la navigazione».

Perché le alghe marine sono così promettenti?

La coltivazione di alghe marine presenta numerosi vantaggi, poiché non necessitano, ad esempio, di acqua dolce, suolo arabile o fertilizzanti per crescere. Ciò offre numerosi benefici ambientali, quali l’eliminazione di emissioni create dall’irrigazione delle colture e deforestazione, nonché la riduzione della domanda di risorse del terreno. La coltivazione di alghe marine può inoltre aiutare a combattere il problema dell’inquinamento dei nutrienti: provenienti dai fertilizzanti impiegati in agricoltura, i nutrienti in eccesso finiscono in mare. I progressi ottenuti da MacroFuels (Developing the next generation Macro-Algae based biofuels for transportation via advanced bio-refinery processes) stanno gettando le basi per l’impiego di biocarburante sostenibile nel settore dei trasporti. Le tecnologie avanzate impiegate nella produzione di biocarburanti come questi creeranno inoltre nuove opportunità di lavoro lungo tutta la catena del valore. Il team del progetto ritiene che il conseguimento dell’obiettivo dell’UE di raggiungere almeno il 2,5 % di energia proveniente da biocarburanti avanzati nel settore dei trasporti, che corrisponde a 5 000 km2 di aree coltivate di alghe marine, creerà circa 15 000 posti di lavoro. Per maggiori informazioni, consultare: sito web del progetto MacroFuels

Paesi

Danimarca

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