Skip to main content
European Commission logo print header

Enabling Precision Aquaculture with multi-variable real-time sensing and Copernicus Earth Observation data

Article Category

Article available in the following languages:

Cavalcando l’onda dell’acquacoltura potenziata

Da sola, l’acquacoltura sostenibile non è in grado di soddisfare la crescente fame di pesce in Europa, dove attualmente il 57 % dei prodotti ittici consumati viene importato. La soluzione proposta dal progetto Undersee per il monitoraggio della qualità delle acque e la visualizzazione dei dati promette di incrementare i rendimenti del settore e di migliorare allo stesso tempo gli standard qualitativi e di sicurezza.

Cambiamento climatico e Ambiente icon Cambiamento climatico e Ambiente

Gli oceani rappresentano la risorsa più importante della Terra, ma il loro campionamento avviene in maniera fortemente ridotta. Una relazione dell’UE riporta: «Circa il 15 % dei corpi idrici di superficie nell’UE presentano uno stato ecologico non noto e che nel 40 % dei casi lo stato chimico non è noto». Inoltre, i mari forniscono oltre un quarto dei prodotti ittici consumati dell’UE e assicurano 60 milioni di posti di lavoro a livello mondiale nel settore della pesca e dell’acquacoltura. Poiché si stima che le perdite economiche legate alle sole proliferazioni algali costino al settore dell’acquacoltura 909 milioni di euro all’anno nell’UE, è cruciale avere a disposizione sistemi di monitoraggio affidabili per permettere l’osservazione continua dell’ambiente marino. Il progetto Undersee, supportato dall’UE, ha realizzato un dispositivo acquatico innovativo, simile a quelli adoperati dai centri di ricerca sulle navi mercantili. Queste navi sono dotate di un sistema a flusso (solitamente denominato «FerryBox»), caratterizzato da un circuito di bypass dell’acqua verso il sistema idraulico principale dell’imbarcazione, dove si trovano tutti i sensori.

Dati in tempo reale

«La scatola a bordo nave, FerryBox, del progetto Undersee può essere installata in quasi tutti i tipi di imbarcazione ed è in grado di raccogliere dati in loco riguardo alla qualità delle acque in tempo reale nonché prevedere in che modo possa mutare il livello qualitativo. Piscicoltori e agenzie per l’ambiente possono trarre enormi vantaggi da questa nuova soluzione», afferma Jorge Vieira, coordinatore del progetto Undersee. Vieira, amministratore delegato di Matereospace presso l’Istituto Pedro Nunes, associazione per l’innovazione e lo sviluppo nella scienza e tecnologia, situato in Portogallo, paese che ha ospitato il progetto, osserva come la scatola FerryBox di Undersee sia di dimensioni più compatte nonché più leggera, rendendola adatta per ogni genere di imbarcazione. «Possiede molte più funzioni rispetto alle versioni precedenti. Raccoglie automaticamente dati in loco, tra cui temperatura, pH, ossigeno dissolto e torbidità dell’acqua che poi invia a una piattaforma di cloud. I dati vengono successivamente integrati con i dati provenienti dal satellite Copernicus e da modelli numerici», afferma Vieira. «Applicando lo stesso livello di semplicità con cui è possibile accedere a informazioni sulle condizioni atmosferiche sul proprio smartphone e decidere se portarsi dietro un ombrello per i giorni a venire, il sistema Undersee permette agli utenti di accedere allo stesso modo ai dati sulla qualità delle acque», aggiunge.

Avvisi e previsioni

Le agenzie per l’ambiente ricevono un avviso automatico via SMS o e-mail in caso di sviluppo di una proliferazione algale corredato di informazioni riguardo il suo percorso per i prossimi giorni. In questo modo possono prelevare campioni di acqua per controllarne la tossicità e prendere decisioni tempestive. I piscicoltori ricevono le stesse informazioni e possono utilizzare questa soluzione sotto forma di strumento per la gestione quotidiana per verificare i parametri di qualità dell’acqua per i giorni successivi e la pianificazione delle loro esigenze di alimentazione dei pesci. «La nostra scatola FerryBox è funzionante ed è attualmente impiegata nell’ambito di tre appalti di monitoraggio istituiti con agenzie per l’ambiente e centri di ricerca. Abbiamo già ottenuto riscontri positivi da piscicoltori in Spagna, Norvegia, Portogallo e Scozia, quindi ci auspichiamo di concludere presto nuove trattative con altre realtà operanti in questo settore», afferma Vieira. Il sistema è in fase di sperimentazione anche in altri ambiti. Tra questi figura un progetto di trasferimento tecnologico inerente alle superfici antivegetative, in cui il sistema è in corso di collaudo con lo scopo di aumentare il ciclo vitale dei sensori della scatola FerryBox e l’affidabilità dei dati. «I nostri prossimi obiettivi si concentrano sul miglioramento della piattaforma di cloud per ottenere previsioni migliori e sull’adattamento del dispositivo a misurazioni della colonna d’acqua tramite veicoli sottomarini autonomi. Questa soluzione potrebbe contribuire all’ottimizzazione delle operazioni di estrazione in acque profonde», conclude Vieira.

Parole chiave

Undersee, proliferazione algale, nave, piattaforma di cloud, agenzie per l’ambiente, FerryBox, piscicoltori, dati in loco, monitoraggio, satellite, sensore, qualità delle acque