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High performance functional bio-based polymers for skin-contact products in biomedical, cosmetic and sanitary industry

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Materiali innovativi per prodotti a contatto con la pelle ad alte prestazioni ed ecocompatibili

Alcune aziende non hanno prestato molta attenzione all’impatto ambientale di prodotti a contatto con la pelle, come pannolini e garze per medicazioni. Un’iniziativa dell’UE ha introdotto nuovi materiali per la realizzazione di prodotti più sostenibili ed ecocompatibili.

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La maggior parte dei prodotti a contatto con la pelle realizzati da settori quali cosmetica, cura della persona, sanitario e biomedico, sono ancora creati a partire da polimeri a base fossile, non riciclabili o biodegradabili. Occorre quindi sostituire i materiali tradizionali a base fossile con alternative più sostenibili e biocompatibili. Il mercato per i prodotti di tutti questi settori è enorme. Tuttavia, a causa della competizione più intensa, della crescente consapevolezza ecologica e delle mutevoli richieste dei consumatori, il mercato è alla ricerca di opzioni per prodotti più sani e sostenibili caratterizzati da un impatto ambientale ridotto.

Proprietà e funzionalità impareggiabili di compatibilità cutanea

Il progetto POLYBIOSKIN, finanziato dall’UE, ha formulato e sviluppato materiali biosostenibili, biodegradabili e biocompatibili per realizzare prodotti per il contatto con la pelle per il settore dell’igiene, della cosmetica e della biomedicina. Tra i modelli utilizzati per i prodotti figuravano un pannolino, una maschera di bellezza per il viso e una garza per medicazioni. Questi tre prodotti sono fortemente rappresentativi di queste industrie di riferimento. I partner del progetto hanno realizzato tre prototipi ad alte prestazioni convalidati in uno scenario industriale pertinente. Questi prototipi sono stati elaborati impiegando materiali biocompatibili, in particolare l’acido polilattico, i poliidrossialcanoati nonché altri biopoliesteri e polisaccaridi, quali nanofibrille di chitina, nanolignina, pullulano e amido. L’innovazione in questi prodotti risiede nel fatto che sono principalmente biocompatibili, ovvero il loro contenuto rinnovabile è circa del 90 %. Inoltre, sono conformi ai requisiti di sicurezza e normativi. Le alte prestazioni sono garantite grazie allo sfruttamento della bionanotecnologia. Esperimenti in vitro avanzati hanno confermato la compatibilità dei prodotti con la pelle. «L’importanza di queste prove di compatibilità è anche legata al valore che i materiali biocompatibili potrebbero portare su un mercato che non dovrebbe concentrarsi solamente sull’impatto ambientale», spiega Simona Neri, coordinatrice del progetto. «Infatti, le proprietà vantaggiose comprovate in termini di compatibilità potrebbero anche giustificare il prezzo più elevato dei materiali sul mercato». I ricercatori hanno inoltre collaudato il fine vita dei prodotti nell’ottica della loro compostabilità. In futuro, i prodotti compostabili dovrebbero condurre a una migliore gestione dei rifiuti solidi.

Sprigionare il potenziale dei polimeri biocompatibili

Il nuovo pannolino possiede caratteristiche antimicrobiche e antiossidanti per evitare l’arrossamento e l’infiammazione della pelle. La maschera di bellezza viso è ottenuta da tessuti elettrofilati o pellicole, entrambi impregnati di bioadditivi funzionali, che permettono il rilascio di molecole attive benefiche per la pelle. Il tessuto adoperato nella garza per medicazioni protegge la pelle di persone affette da ferite temporanee o croniche. Le proprietà antimicrobiche dei materiali sviluppati stimolano la sopravvivenza e le autodifese delle cellule cutanee. Tutti i prodotti realizzati sono dotati di queste proprietà. Il gruppo del progetto POLYBIOSKIN ha gettato le basi per un esame più approfondito dei materiali che entrano in contatto con la pelle in settori che richiedono una regolamentazione che, ad esempio, non è così rigorosa quanto quella dell’industria biomedicale. Il gruppo ha inoltre contribuito a spianare la strada all’ulteriore studio di biomateriali e delle proprietà che continuano a rimanere inesplorate. «Grazie al progetto POLYBIOSKIN si è dimostrato che i materiali biocompatibili di nuova generazione sono in grado di trovare applicazioni in questi fondamentali settori industriali, aprendo le porte a vie e a mercati potenziali per prodotti biocompatibili ad alte prestazioni», conclude Neri. «Si tratta di un progetto effettivamente dirompente che, per la prima volta, ha tenuto conto dello sviluppo di prodotti biocompatibili sensibili, analizzando le proprietà intrinseche dei biomateriali». Il progetto POLYBIOSKIN ha ricevuto finanziamenti dall’impresa comune Bioindustrie, un partenariato pubblico-privato tra l’UE e il settore industriale.

Parole chiave

POLYBIOSKIN, pelle, contatto con la pelle, materiali biocompatibili, pannolino, garza per medicazioni, maschera di bellezza, dischetto, polimero, biomateriali

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