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Autonomous Indoor Outdoor SafetyTracking system

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Combinazione di comunicazioni, monitoraggio e tecnologie di intelligenza artificiale per una risposta più intelligente alle emergenze

Il progetto AIOSAT offre un sistema intelligente per migliorare la consapevolezza situazionale dei vigili del fuoco, aumentando la sicurezza, la velocità e l’efficacia del processo decisionale.

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Sebbene la tecnologia di posizionamento GNSS (sistema globale di navigazione via satellite) sia in grado di aiutare i soccorritori a migliorare l’efficienza operativa, le difficoltà permangono. Per i vigili del fuoco che operano all’aperto, ostacoli come fumo denso, fitte foreste o terreni accidentati ostacolano la disponibilità, l’affidabilità e l’accuratezza dei dati satellitari. La ricezione dei segnali GNSS è inoltre scarsa all’interno degli edifici e in genere del tutto assente nei luoghi sotterranei. Ottenere informazioni specifiche sulla posizione spesso dipende dalle osservazioni dei vigili del fuoco, un onere aggiuntivo considerati gli altri compiti stressanti e pericolosi. Il progetto Autonomous Indoor & Outdoor Safety Tracking system (AIOSAT), supportato dall’UE, ha sviluppato un sistema che combina diverse tecnologie per migliorare la disponibilità e l’accuratezza delle informazioni sul posizionamento all’interno e all’esterno per aiutare i vigili del fuoco. «Queste tecnologie di posizionamento consentono al nostro algoritmo di produrre informazioni preziose che aiutano le forze di pronto intervento e i controllori operativi a prendere decisioni più informate, proteggendo meglio le persone e le proprietà», afferma il coordinatore del progetto Iñigo Adin del centro di ricerca Ceit, che ospita il progetto.

Individuare la posizione

L’algoritmo alla base del sistema AIOSAT si basa sulla combinazione dei dati provenienti da tre diverse tecnologie di posizionamento. Il GNSS, potenziato dallo European Geostationary Navigation Overlay Service e adattato dall’EGNOS Data Access Service, fornisce informazioni sulla posizione satellitare. Sensori a dell’unità di misura inerziale all’interno delle unità portatili dei vigili del fuoco consentono all’algoritmo di anticipare il movimento e la direzione del corpo. Tutto ciò è supportato dalla tecnologia a radiofrequenza a banda ultra larga che determina le distanze tra ciascuna unità o «nodo». I nodi, in parte incorporati nelle tute dei vigili del fuoco e in parte nei loro stivali, inviano dati quali posizione, livello della batteria e temperatura al nodo del capo reparto, utilizzando Bluetooth e una rete a bassa potenza e spettro espanso, LoRa. Questi dati vengono quindi inviati al server basato su cloud utilizzando la tecnologia 3G/4G. Oltre al monitoraggio e ai dati di allarme provenienti dai nodi dei vigili del fuoco, il server contiene una serie di risorse, quali applicazioni visive, che sono utili per la condivisione delle informazioni e l’invio di ordini. I comandanti nelle loro postazioni di comando possono accedere alle informazioni della banca dati online e rimanere collegati ai tablet e agli smartphone trasportati dai leader di brigata schierati con ogni squadra. I vigili del fuoco e i capi reparto possono anche caricare aggiornamenti della situazione sul server. «Ciò rende il processo decisionale più veloce, più efficace e più trasparente. Man mano che l’intero processo viene registrato, può essere rivisitato a scopo formativo», osserva Adin.

Salvare vite e mezzi di sostentamento

Per convalidare il sistema sono stati progettati tre scenari di test, i quali prevedevano: condizioni in esterno in uno scenario rurale in Estremadura, in Spagna; un parcheggio sotterraneo a Gand, in Belgio; condizioni urbane e industriali miste presso il Twente Safety Campus a Enschede, nei Paesi Bassi. Mentre il lavoro in queste tre località aveva già portato a un’ulteriore configurazione del sistema, la pandemia di COVID-19 ha ostacolato i test. Per mantenere lo slancio, il consorzio ha replicato tali scenari per i test finali a San Sebastián, Siviglia ed Enschede. «I risultati di questi scenari hanno convalidato l’accuratezza delle nostre simulazioni, dimostrando che la fusione delle tre tecnologie di posizionamento offre una buona soluzione per i vigili del fuoco», spiega Adin. Il consorzio AIOSAT si propone di concedere in licenza il sistema a un’azienda affinché lo integri in un dispositivo commerciale. I membri stanno ora contattando potenziali aziende, condividendo i risultati del progetto e offrendo la loro esperienza.

Parole chiave

AIOSAT, satellite, vigile del fuoco, risposta alle emergenze, algoritmo, tecnologia radio, tracciamento, posizionamento, tecnologia, sensori, sicurezza

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