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Measuring GENomic diversity change over time in avian enDANGERED species

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Perdita di popolazione e diversità genetica: i tasselli del puzzle della conservazione della biodiversità

Comprendere in che modo la perdita di popolazione influisca sulla diversità genetica di una specie a rischio potrebbe orientare i futuri sforzi di conservazione.

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I cambiamenti ambientali non sono soltanto responsabili di una notevole diminuzione della biodiversità, ma anche di influire sulla diversità genetica. «Nell’attuale crisi ecologica, le popolazioni di animali selvatici stanno affrontando un rapido declino e rischiano di perdere la diversità genetica», spiega Hernán Morales, ricercatore presso l’Università di Copenaghen. Secondo Morales, la diversità genetica fornisce il substrato per l’adattamento e la vitalità della popolazione. «Comprendere a fondo come cambia la diversità genetica di fronte al declino delle popolazioni è quindi un tassello essenziale del puzzle della conservazione della biodiversità», spiega Morales. Il progetto GENDANGERED, finanziato dall’UE, contribuisce a favorire tale comprensione.

Dai campioni alla modellizzazione al computer

Collaborando con Tom Gilbert, professore presso l’Università di Copenaghen, nonché con musei, organizzazioni e gruppi di ricerca, Morales ha esaminato diverse specie di uccelli a rischio che hanno visto le loro popolazioni crollare negli ultimi decenni. «Abbiamo sequenziato i genomi di campioni antichi e contemporanei, confrontando direttamente la diversità genetica prima e dopo il declino della popolazione», osserva Morales. Il reperimento dei campioni necessari dalle collezioni di storia naturale ha subito un ritardo a causa della pandemia di COVID-19, ma questo non ha impedito a Morales di continuare la sua ricerca. «Mi sono concentrato sulla parte del progetto relativa alla modellizzazione al computer, che si è rivelata un’ottima esperienza in quanto ho potuto acquisire più conoscenze a un livello di dettaglio maggiore», aggiunge.

Previsione della vitalità a lungo termine di una specie

Utilizzando i modelli computerizzati, i ricercatori hanno potuto osservare in modo approfondito come la diversità genomica cambia nel tempo in risposta al degrado dell’habitat e alla perdita di popolazione. «Abbiamo scoperto che la risposta della diversità genetica al declino della popolazione dipende in larga misura dalla demografia passata di una specie, dal suo livello di connettività e dalla quantità di gestione della conservazione a cui è stata sottoposta», osserva Morales e continua spiegando che la variazione genetica può avere un effetto positivo, negativo o neutro sulla vitalità di una specie. In questo contesto, la variazione neutra è particolarmente importante, perché può alimentare il futuro cambiamento adattativo. «La nostra ricerca dimostra che qualsiasi diminuzione della popolazione ridurrà le varianti genetiche positive e neutre ed eleverà quelle negative, determinando un aumento della variazione dannosa», aggiunge. «Nel tempo, questo potrebbe compromettere la vitalità a lungo termine di una specie.»

Fornire dati agli sforzi di conservazione

Il progetto GENDANGERED, intrapreso con il sostegno del programma di azioni Marie Skłodowska-Curie, ha contribuito a inquadrare l’uso delle scienze genomiche evolutive fondamentali nell’ambito della conservazione della biodiversità. Alcuni dei risultati del progetto forniranno informazioni utili per gli sforzi di conservazione compiuti dai programmi di monitoraggio delle specie a rischio che hanno contribuito ai progetti sviluppati presso l’Università statale australiana, l’International Crane Foundation, la Mauritian Wildlife Foundation e il Durrell Wildlife Conservation Trust. Morales si baserà sui risultati del progetto anche in qualità di membro del Conservation Genetics Specialist Group, facente parte dell’Unione internazionale per la conservazione della natura. «Questo gruppo sta compiendo sforzi notevoli per incorporare le informazioni genetiche direttamente nella politica di conservazione e sono entusiasta di aggiungere i risultati di GENDANGERED a questa iniziativa», afferma. Nonostante il progetto sia terminato, il lavoro di Morales continua. «Sono molte le direzioni verso le quali voglio indirizzare questa ricerca», conclude. «Tra queste, l’analisi delle modalità con cui incrementare l’uso di modelli computerizzati per potenziare i professionisti della conservazione.»

Parole chiave

GENDANGERED, fauna selvatica, diversità genetica, perdita di popolazione, biodiversità, conservazione, specie a rischio, modellizzazione computerizzata, degrado dell’habitat

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