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Safe Passage and Navigation

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Navigazione veloce e sicura nelle acque poco profonde

Gli standard di sicurezza per i traghetti a doppio scafo hanno limitato notevolmente le velocità che tali imbarcazioni possono raggiungere nelle acque poco profonde. Tale limitazione è fonte di ritardi, tempi di navigazione più lunghi e costi operativi più elevati. I risultati ottenuti nell'ambito del progetto SPAN (Safe Passage And Navigation) costituiscono una chiara base per la pianificazione di un sistema sicuro di navigazione che consenta alle imbarcazioni veloci a doppio scafo di raggiungere elevate velocità nelle acque poco profonde.

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Contribuire ad una navigazione sicura e veloce dei traghetti nelle acque basse e consentire ai traghetti veloci a doppio scafo di navigare in tempo reale, costituiscono gli obiettivi principali del progetto SPAN. Per raggiungere tali traguardi sono state elaborate tre metodologie. La prima riguarda lo sviluppo di nuovi e collaudati strumenti software in grado di ottenere una prestazione dell'idrogetto nelle acque poco profonde pari al 48 per cento di quella registrata nei fondali alti, rispetto all'attuale 10-20 per cento. La seconda metodologia ha visto lo sviluppo di un modello informatico, in grado di effettuare un'analisi realistica dei limiti operativi nelle acque basse e, pertanto, di rendere maggiormente sicura la navigazione. Il terzo strumento, infine, è costituito da un sistema predittivo di bordo basato sulla modellizzazione, il quale contribuisce ad evitare la collisione/arenamento del natante nelle acque poco profonde, garantendo quindi una navigazione sicura. Il sistema SPAN garantisce una traversata sicura alle navi traghetto di stazza compresa tra le 150 e le 180 tonnellate di dislocamento a pieno carico, dotate di una capacità di trasporto passeggeri pari a 350-500 persone, operanti ad una velocità di 25-30 nodi e ad una profondità dell'acqua di soli 2-5m, con un pescaggio compreso fra i 1,2 - 1,5m (riducendo così la scia a 30 cm). Tali risultati sono stati raggruppati nelle seguenti sottocategorie: progettazione dello scafo, compresa la modellazione Fluidodinamica computazionale (CDF); test nella vasca sperimentale e prove in mare; progettazione a idrogetto, tenendo conto degli effetti dell'interazione della presa d'acqua con lo scafo; sviluppo di un sistema software intelligente che inserisce i risultati della modellizzazione nelle linee guida relative ai requisiti per la sicurezza della navigazione, il cui funzionamento si basa sulla combinazione di tecniche nuove e tradizionali fra cui l'appoppamento, gli effetti dell'azione delle onde e la sicurezza della manovrabilità; limiti della scia e circostanze ambientali e di sicurezza che ne delimitano l'altezza consentita, e, da ultimo, assistenza alla navigazione sotto forma di "consulente pilota", utilizzabile accanto ai convenzionali strumenti di navigazione (per esempio i radar), conformemente ai criteri operativi di sicurezza. Nell'ambito di questi studi, è stato messo a punto uno scafo a scia bassa più efficace di quelli attualmente in uso. Per speciali condizioni di scia è stato ideato inoltre uno scafo a scia ultra bassa. Gli idrogetti di nuova progettazione permettono di diminuire il peso delle imbarcazioni, migliorandone la manovrabilità. Ad un raffronto con le prove su scala reale, i primi risultati qualitativi di fluidodinamica computazionale hanno evidenziato un'ulteriore ottimizzazione delle aperture per quanto concerne gli effetti dell'acqua bassa. Vale la pena ricordare che il supporto alla navigazione progettato, avanzato e pienamente funzionale, è paragonabile a quelli attualmente utilizzati nell'industria aerospaziale militare. La sfruttamento dei sofisticatissimi risultati ottenuti nell'ambito del progetto SPAN avrà un significativo impatto sul trasporto nautico. Sulla base dei dati idrodinamici verificati e pertanto affidabili, sarà possibile prevedere il comportamento, soprattutto nelle acque basse, dei traghetti a doppio scafo con motore a idrogetto, che oggi offrono prestazioni superiori, sviluppando un sistema di controllo potenziato in grado di garantire manovre sicure anche lungo le idrovie trafficate. Per questo motivo, i servizi navetta con traghetti veloci beneficeranno delle caratteristiche di sicurezza e del supporto alla navigazione completamente funzionale, offerti dal sistema. Una delle società che oggi si avvalgono di questa tecnologia è la portoghese Transtejo Transportes Tejo, che offre un servizio di collegamento giornaliero sul fiume Tagus di Lisbona. Con una capacità di trasporto passeggeri compresa fra i 100.000 e i 150.000 pendolari, tale società avverte la crescente esigenza di poter contare sulla massima sicurezza di manovra delle proprie imbarcazioni alle alte velocità, all'interno di canali stretti, dove, tra l'altro, si pone il problema della scia eccessiva. Allo stesso tempo, SPAN potrebbe risultare vantaggioso anche per un vasto numero di industrie marittime: dai costruttori navali, ai fabbricanti di sistemi nautici di controllo e di propulsione. Infine, gli organismi di regolamentazione saranno in grado di rilasciare le licenze nautiche sulla base di dati solidi, sui quali potranno fondare l'interpretazione del codice internazionale di sicurezza per le unità veloci dell'IMO.

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