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Development of novel processing for the production of low-cost by-product fillers as a replacement for high-cost primary fillers

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Una soluzione utile ed economica per l'industria

I riempitivi minerali (o materiali di riempimento), sono preziosi per la produzione di numerosi prodotti industriali, dalla carta alle vernici. Tuttavia, in ragione dei costi di produzione elevati, tali prodotti risultano molto costosi. Per tentare di risolvere questo problema, nell'ambito di un progetto di ricerca industriale finanziato dalla CE si è riusciti a sfruttare i residui minerali degli aggregati rocciosi. L'economico materiale di riempimento ottenuto a partire da questo sottoprodotto può essere impiegato per la fabbricazione di numerosi prodotti, dalle vernici industriali, agli imballaggi, la carta igienica, fino all'asfalto e ai blocchi leggeri di calcestruzzo.

I riempitivi minerali sono materiali a grana fine (meno di 2mm) estratti per la produzione di riempitivi primari come il caolino e il carbonato di calcio. Tali riempitivi primari possiedono caratteristiche di qualità più elevate, come la luminanza di adattamento e le proprietà reologiche. Per questo motivo, vengono utilizzati in numerose applicazioni che richiedono l'impiego di riempitivi di alta qualità, come la produzione di carta per apparecchi di comunicazione e di vernici domestiche. L'estrazione e la lavorazione di questi riempitivi, tuttavia, costituiscono procedure complesse che rendono tali materiali estremamente costosi. Le cave di aggregati rocciosi frantumati, dal canto loro, offrono grandi quantità di residui minerali. Attualmente, l'utilizzo di questo prezioso materiale a grana fine risulta quasi impossibile, nonché poco rispettoso dell'ambiente. I partecipanti al presente progetto hanno colto la sfida, mirando allo sviluppo di riempitivi derivanti da sottoprodotti (BPF - By-Product Fillers), che rappresentano un'alternativa più economica ai costosi materiali primari di riempimento. Essi, inoltre, hanno ampiamente testato un'innovativa tecnica di frantumazione, denominata Vortex Grinder, che consente di ridurre le dimensioni dei granuli e valorizzare così i residui e le relative possibilità di utilizzo. I riempitivi derivanti da sottoprodotti sono stati attinti principalmente dai residui minerali di due fra le più importanti categorie di rocce frantumate: silicea e calcarea. I riempitivi BPF sono stati impiegati in una serie di applicazioni, che non richiedono un'elevata qualità dei riempitivi, come la produzione di membrane elastomeriche, vernici, GRP (plastica rinforzata con fibre di vetro), carta, asfalto, calcestruzzo, sottofondo stradale e suolo artificiale. Con l'ausilio del Vortex Grinder, i partecipanti al progetto non solo sono riusciti ad ottenere della polvere fine a partire da granuli di grandi dimensioni, ma anche a ridurre la granulometria media delle polveri fini. I vantaggi derivanti da questo progetto sono straordinari. I dati indicativi mostrano che l'utilizzo dello 0,5 per cento di residui prodotti ogni anno nell'UE può fruttare, all'industria estrattiva, 32 milioni di ECU l'anno per oltre 10 milioni di ECU alle industrie utilizzatrici. La possibilità di sostituire i riempitivi primari con quelli BPF, pertanto, promette di dare notevole impulso alla competitività dell'industria europea, sia per i produttori che per gli utilizzatori di questo tipo di materiali di riempimento.

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