Accordo sulle reti transeuropee di telecomunicazioni
Nella riunione del 7 marzo il Comitato di conciliazione, che riunisce il Parlamento europeo e il Consiglio, ha raggiunto un accordo di principio sugli orientamenti per le reti transeuropee di telecomunicazioni; il testo definitivo è stato redatto in un secondo tempo da esperti giuristi. Questi orientamenti riguardanti le reti di telecomunicazioni sono gli ultimi in ordine di tempo ad essere adottati tra quelli riguardanti le reti transeuropee, dopo l'adozione, nel 1996, degli orientamenti sull'energia e i trasporti. Come per le altre reti, il Parlamento intende assicurarsi di aver voce in capitolo nella selezione dei progetti prioritari sussidiabili. L'accordo raggiunto dal Comitato di conciliazione si traduce in un ampio elenco di progetti prioritari, da selezionare fra quelli di interesse comune. Vi sono compresi servizi generici, quali per esempio guide europee, "chioschi" transeuropei e firme elettroniche, oltre ad applicazioni di interesse collettivo nel settore dell'istruzione e della formazione a distanza, a servizi alle PMI, alla telematica nei settori dei trasporti, ambiente, salute e cultura. L'elenco dei progetti di interesse comune verrà riveduto al termine del triennio e il Parlamento parteciperà alla revisione. I singoli progetti, tuttavia, saranno scelti da un comitato in base al programma di lavoro redatto dalla Commissione. Fra gli altri elementi contenuti nell'accordo citiamo: - inserimento delle comunicazioni satellitari fra i progetti di interesse comune; - concentrazione sulle sole applicazioni concrete che usano reti a disposizione di un'ampia fascia della popolazione in grado di servirsene; - valutazione degli effetti sociali delle reti da avviare; - garanzia del carattere transnazionale dei progetti; - presa in conto delle esigenze linguistiche e specifiche delle regioni meno sviluppate; - tutela del patrimonio culturale e stimolo di attività creative. L'accordo raggiunto dal Comitato di conciliazione dovrà essere approvato sia del Consiglio che dal Parlamento. Gli orientamenti entreranno in vigore subito dopo la stipula, che con ogni probabilità avverrà a maggio; a quel punto i progetti potranno usufruire dei fondi stanziati nel quadro del bilancio preventivo per le reti di telecomunicazioni.