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Predicting offshore wind energy resources

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Valutazione della forza dei venti geostrofici

L'UE ha finanziato un progetto dedicato all'analisi dei venti geostrofici mediante l'utilizzo dei dati rilevati dalle radiosonde presso le centraline costiere, al fine di prevedere la situazione del livello del mare e l'andamento della sua temperatura.

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I venti geostrofici, ovvero quelli che soffiano parallelamente alle isobare, sono considerati un fenomeno raro, soprattutto perché le isobare non sono sempre regolari o indipendenti da altre forze di attrito. I venti geostrofici, tuttavia, non sono una novità sul nostro pianeta, poiché segnali di pressione sul livello del mare sono stati registrati nelle acque costiere europee già a partire dal 1870. Negli ultimi anni, gli scienziati dell'Unità di ricerca climatica del progetto POWER hanno utilizzato questi dati per calcolare la velocità e la forza del vento geostrofico al largo delle coste olandesi e inglesi. L'obiettivo dei ricercatori era quello di individuare le zone marine nelle quali esistono venti o onde pericolose. Essi, pertanto, hanno selezionato e studiato i dati relativi a dieci anni di osservazioni e analisi, facendo una distinzione fra venti provenienti dal mare o dalla terra. Durante gli studi si è osservato che quando il vento soffiava dal mare formava dei piccoli cicli giornalieri, mentre quando proveniva dalla terra, il ciclo giornaliero del vento produceva variazioni di velocità superiori ai cambiamenti climatici stagionali. Queste variazioni, registrate nella costa settentrionale del Norfolk durante due mesi estivi, hanno permesso ai ricercatori di esaminare l'altezza del ciclo giornaliero dei venti geostrofici nonché la velocità delle raffiche in circostanze estreme. Per prevedere l'intensità del vento geostrofico e delle tempeste, gli scienziati hanno elaborato degli insiemi di dati. Queste informazioni hanno permesso di ricreare le condizioni di vento geostrofico al fine di determinare le modalità di comparsa iniziale. I dati interpolati sulla pressione atmosferica sono stati raccolti mediante un'interpolazione spline bicubica per calcolare le variazioni di pressione al livello del mare nella longitudine e latitudine e in direzione ovest e sud, mentre il gradiente di pressione è stato utilizzato per calcolare la velocità e la direzione del vento geostrofico per ciascun punto e arco temporale. Inoltre, allo scopo di misurare l'affidabilità delle stime relative alla velocità del vento effettuate nel quadro del progetto, è stato sviluppato un metodo di valutazione indipendente sulla base di dodici insiemi di velocità simulate con 100 velocità per ciascuna unità. I risultati delle analisi dei dati sono disponibili su un CD-ROM dotato di un'interfaccia GIS di facile uso. Queste informazioni consentiranno agli utenti di individuare fonti di energia eolica a lungo termine, determinare se la loro zona d'interesse è adatta all'installazione di centrali eoliche offshore e prevedere cambiamenti climatici potenzialmente nefasti nelle zone costiere.

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