Migliorare la sicurezza dei futuri reattori nucleari
Il programma, inteso in primo luogo a quantificare i prodotti della fissione, ha esaminato la cinetica del rilascio dei prodotti fondamentali della fissione, in particolare lantanidi e attinidi (stimolanti). Ha dovuto inoltre determinare l'importanza di fenomeni critici quali lavaggio, formazione di cenere e sistemi bifase. Per ottenere le informazioni desiderate sono stati condotti vari esperimenti, che hanno permesso di meglio capire la chimica delle sostanze rilasciate nelle fasi finali di un incidente. I risultati sono stati completati con altri esperimenti, che hanno studiato il comportamento a lungo termine di un nucleo solidificato immerso in una massa d'acqua. Esperimenti più dettagliati hanno analizzato l'effetto sul processo di rilascio dei prodotti di fissione e dei materiali del nucleo emessi da una massa fusa, in presenza quindi di tutti i fenomeni critici. Sono stati anche presi in esame il rilascio da masse ossidate, le incrostazioni nelle masse ceramiche, il trasporto e la nebulizzazione del rutenio rilasciato nelle fasi finali. È stata infine studiata la liscivazione delle scorie solidificate del nucleo, immergendole per periodi di tempo differenti in acqua a 100 gradi circa. Tirando le conclusioni degli esperimenti citati, il programma ha proceduto a una valutazione delle condizioni sperimentali per renderle quanto più possibile rappresentative. Esperimenti e studi di modellizzazione sono poi stati integrati con le valutazioni dell'installazione. I risultati permetteranno di sviluppare strategie di gestione degl'incidenti gravi, con ulteriori dati sul comportamento dei prodotti di fissione nelle ultime fasi dell'incidente. Tuttavia, uno dei benefici principali del programma è il previsto aiuto alla futura progettazione delle installazioni in Europa orientale e dei reattori avanzati.