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Contenuto archiviato il 2024-05-15

Multiphase chemistry of oxygenated species in the troposphere

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Usare EUPHORE (European Photochemical Reactor)

La camera a smog esterna EUPHORE di Valenza (Spagna) ha permesso di validare gli schemi di laboratorio sulla degradazione derivata, che converte i VOC (composti volatili organici) in prodotti ossidati potenzialmente pericolosi.

La crescente industrializzazione europea ha un pesante impatto sull'ambiente e crea un inquinamento atmosferico potenzialmente pericoloso per la salute umana, la produzione agricola e la qualità delle acque. Delle misure efficaci di controllo delle emissioni di sostanze chimiche, che influiscono negativamente sulla qualità dell'aria e il cambiamento climatico, dovrebbero basarsi su solide analisi scientifiche e sulla comprensione delle scienze dell'atmosfera. Per rispondere a queste esigenze, il progetto MOST ha cercato di capire come cambia la composizione atmosferica in risposta alle modifiche delle emissioni imposte dalle direttive dell'UE. L'obiettivo fondamentale era misurare le concentrazioni di specie attive dal punto di vista chimico e radioattivo, ad esempio ozono e aerosol. In particolare, sono state ampiamente studiate le particelle e i loro precursori, che formano aerosol secondari derivanti dalle modifiche di emissioni antropogeniche e dovuti al passaggio dai solventi tradizionali a quelli ossigenati. Sulla base di un'indagine sistematica dei processi multifase nei composti ossigenati, sono stati messi a punto schemi di degradazione dettagliati e semplificati. I risultati ottenuti da alcuni studi di laboratorio sono stati ulteriormente validati con l'aiuto della camera a smog esterna EUPHORE di Valenza (Spagna). Questa camera ambientale permette di lavorare a livello dell'ambiente, per quel che riguarda le concentrazioni reattive di ossidi d'azoto. Rispetto ai lavori sul terreno o alle piccole camere di laboratorio con sorgenti di luce artificiali, la camera permette un miglior controllo dei parametri fisici e l'esclusione degli effetti meteorologici. Nella maggior parte dei casi, i dati raccolti nel corso delle indagini fotochimiche possono quindi essere più facilmente analizzati. E questo si ottiene simulando i processi chimici nella camera a smog. I ricercatori sono in grado di valutare i meccanismi a basse concentrazioni di NOx, come si riscontrano nelle aree urbane e nelle zone suburbane sottovento. La camera EUPHORE ha permesso di testare i dati di laboratorio sul meccanismo dettagliato di degradazione derivato dai composti singoli ossigenati. Grazie a uno spettrometro SMPS (scanning mobility particle sizer) collegato a un contatore di nuclei di condensazione, durante l'attività del reattore fotochimico è stato possibile misurare le dimensioni dell'aerosol e la distribuzione quantitativa. I risultati hanno permesso di ottimizzare i parametri sconosciuti e di fornire un utile feedback agli studi di laboratorio. Hanno inoltre consentito di validare gli schemi di degradazione di tutti i composti generici ossigenati studiati. Per maggiori informazioni, cliccare: http://most.univ-lyon1.fr/

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