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Evaluation of the possible transmission of prions (scrapie and bse) to different fish species

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Comprendere la TSE nei pesci

I principali scienziati europei stanno prendendo provvedimenti per garantire che l'encefalopatia spongiforme trasmissibile non arrivi mai più sulle nostre tavole.

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Le encefalopatie spongiformi trasmissibili (EST) hanno danneggiato gravemente la reputazione dell'industria alimentare negli ultimi anni. La pratica di alimentare il bestiame con resti animali, che ha contribuito al diffondersi della malattia, da allora è stata modificata. Gli allevamenti ittici usano però ancora farina d'ossa e altri prodotti animali come fonti di proteine per i propri stock. Il progetto TSE and FISH ha lo scopo di valutare il rischio di trasmissione di TSE ai pesci tramite mangime contaminato. L'Institute of Agrobiotechnology del Centre for Research and Technology Hellas (CERTH/INA) era a capo di un gruppo di altri tre istituti di ricerca durante il progetto. CERTH/INA ha esaminato il comportamento di PrPSc, la versione anormale della proteina prionica che si ritiene causi la TSE se ingerita dai pesci. Hanno scoperto che la durata di ritenzione della PrPSc nel sistema del pesce dipende dalla specie e dal tipo di TSE. È stato in seguito confermato che alcuni dei prioni nocivi erano in grado di attraversare la barriera gastrointestinale e di infettare altri tipi di tessuti. Pertanto, il pesce può essere compromesso da un'alimentazione pericolosa, mettendo in serio dubbio l'uso di sottoprodotti di pesci come mangimi animali. Di conseguenza, CERTH/INA e i suoi partner raccomandano di prendere in considerazione seriamente questi risultati prima di togliere l'attuale divieto sull'uso di farina di pesce dalla dieta del bestiame nell'UE.

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